mercoledì 30 marzo 2022

I PROFUGHI RIFIUTANO DI VACCINARSI. ASSUNZIONI RIFUGIATI PRESSO STRUTTURE SANITARIE A CHIAMATA DIRETTA

 I PROFUGHI RIFIUTANO DI VACCINARSI. ASSUNZIONI RIFUGIATI

PRESSO STRUTTURE SANITARIE A CHIAMATA DIRETTA.

DE LIETO LI.SI.PO.: LE REGOLE VALGONO PER TUTTI

ANCHE PER I RIFUGIATI, BASTA DISCRIMINAZIONE


Sembrerebbe, ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato Polizia (LI.SI.PO.)

Antonio de Lieto, che i profughi non sono disposti a vaccinarsi tutti, tanto che in Friuli

Venezia Giulia la percentuale di quelli che hanno accettato di vaccinarsi è bassissima.

Sulla problematica è intervenuto il governatore del Friuli Massimiliano Fedriga che

sottolinea la bassissima percentuale di copertura vaccinale non solo per quanto riguarda il

Covid, ma anche per morbillo e poliomielite per i quali da tempo in Italia è prevista la

vaccinazione obbligatoria. Giova rappresentare che il governo italiano ha imposto

restrizioni rigidissime per coloro i quali rifiutano vaccinarsi. Al riguardo si evidenzia che Il

decreto “Misure urgenti” per l’Ucraina pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 marzo,

consente fino al 4 marzo 2023 a medici ed infermieri ucraini di esercitare in Italia, presso

strutture sanitarie pubbliche o private, la loro professione sanitaria o socio sanitaria

secondo la qualifica conseguita. Ciò permetterebbe di rimpiazzare anche i medici sospesi

che non hanno aderito all’obbligo vaccinale. Si rammenta – ha rimarcato il leader del

LI.SI.PO. - al Presidente Draghi, al ministro della Salute Speranza ed alla squadra di

governo tutta che, per i medici e gli infermieri italiani non vaccinati, non hanno avuto

nessuna pietà infatti, sono stati sospesi e lasciati senza remunerazioni. Stessa sorte si è

abbattuta anche per gli operatori di Polizia, militari, insegnanti ed altri lavoratori non

vaccinati. In considerazione di ciò, viene spontaneo chiedere a lor signori: con quale logica

si predispongono assunzioni in strutture sanitarie pubbliche e/o private sprovvisto di green

pass quanto legiferato nel decreto sopra riportato, suona come un vero “schiaffo agli

italiani” che ancora una volta hanno subito il solito trattamento “ittico facciale” da chi, a

parere del LI.SI.PO., ha il dovere di tutelare gli italiani non di certo discriminarli!!! Il Libero

Sindacato Polizia (LI.SI.PO.) è vicino a tutti i rifugiati che fuggono dalla guerra senza

distinzione di razza e/o religione. È altresì vicino a tutto il popolo ucraino attanagliato nella

“morsa della guerra” ed è solidale con tutti i rifugiati di qualsiasi parte del mondo che

realmente scappano dalla guerra senza distinzione di razza, religione ecc.. Inoltre, il

Libero Sindacato Polizia (LI.SI.PO.) chiede con forza al il ministro Speranza ed al governo

tutto di provvedere alla restituzione del 50% dello stipendio a tutti i lavoratori che sono stati

assoggettati alla sospensione dal servizio perché non hanno aderito all’obbligo vaccinale

nonché, tamponi gratuiti per coloro i quali è richiesto l’esito di negatività al covid per poter


Libero Sindacato di Polizia



lavorare. Al riguardo il LI.SI.PO. – ha concluso de Lieto – Rammenta al ministro

Speranza che nel nostro Paese l’assunzione nel settore pubblico non è a chiamata diretta,

avviene a seguito di regolare partecipazione ad un concorso pubblico, dopo aver

superato tutte le prove contemplate nel relativo bando!!!. Il LI.SI.PO., Considerato le

particolari doti del ministro Speranza, auspica che venga assegnato celermente ad

altro prestigioso incarico!!!

Roma, 30 marzo 2022.


L’ADDETTO STAMPA

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