venerdì 29 maggio 2020

Lusaka 28 Maggio 2020

Lusaka 28 Maggio 2020
Dopo tre mesi dall’annuncio delle misure precauzionali messe in atto dal governo Zambiano la situazione attuale nel Paese risulta abbastanza positiva e stabile. Numerose sono state le iniziative di prevenzione e sensibilizzazione attuate dal governo e l’aver reso obbligatorio l’uso della mascherina, anche in auto e da soli, ha sicuramente contribuito a minimizzare il rischio di contagio.
Nelle aree residenziali, le misure messe in atto sono attuate da parte dei cittadini alla perfezione, infatti, nonostante la riapertura di bar e ristoranti pochissimi sono quelli che si concedono una cena o un pranzo fuori. Nel centro città, l’area commericiale in cui confluiscono tutte le attività della capitale, tutti utilizzano la mascherina e gli igienizzanti per mani.

Ogni ufficio pubblico o privato ha l’obbligo di avere igienizzanti o lavandini portatili e di misurare la temperatura degli utenti. Anche qui, come in Italia, molti sono quelli che indossano la mascherina in modo errato (con naso non coperto, sul mento etc.). Nelle aree più periferiche e povere la situazione cambia di settimana in settimana. All’inizio del mese, in diversi compound, si era sparsa la voce che facendo attività fisica si poteva completamente eliminare la possibilità di contrarre il virus.

Per un paio di settimane infatti le popolazioni di queste aree si organizzavano ogni mattina alle 5 in punto per correre e fare jogging tutti insieme fino alle 6, senza alcun tipo di precauzione per evitare il contagio.
Dopo l’intervento del governo con programmi radio e smentite sui giornali il fenomeno si è finalmente arrestato. Pochi sono quelli che usano la mascherina in modo corretto ma si avverte la paura del contagio anche in queste aree.

La nostra Clinica Shalom per esempio, come anche Il Kanyama First Level Hospital, ha registrato un enorme abbassamento delle visite mensili. Le persone hanno paura di recarsi in clinica per la possibilità di essere contagiate e/o di essere segnalate alle autorità come possibili positivi al covid-19.
Ad oggi 27 Maggio 2020 i casi registrati sono 1057 di cui 779 guariti e 7 deceduti. Il dato più allarmante arriva da Nakonde, città al confine con la Tanzania in cui i casi positivi sono 565. Un dato che ha  allarmato il governo che ha chiuso immediatamente il confine con il Paese.
Considerato il basso numero di positivi nel Paese, il Presidente Edgar Lungu ha dichiarato la riapertura delle scuole dal primo giugno ma solo per le classi che dovranno sostenere gli esami (grade 7, 9 e 12).
La nostra scuola Shalom, come tutte le altre scuole nel paese, è stata sottoposta a un’ispezione da parte del Ministero della Salute per assicurarsi che sia attrezzata con igienizzanti, mascherine, che abbia predisposto i banchi a distanza di sicurezza e che ogni area dell’istituto sia continuamente sanificata. La Shalom school ha superato l’ispezione soddisfacendo tutti i requisiti e, anche se con un po’ di timore, riaprirà alle grida gioiose dei bambini tra pochi giorni.

La nostra unità di fisioterapia rimane aperta con pochi appuntamenti giornalieri e visite domiciliari, mentre ancora chiusi rimangono i nostri focal point. Dal primo giugno inizierà inoltre, grazie al contributo CEI (Conferenza Episcopale Italiana), un’azione volta alla sensibilizzazione dei più vulnerabili con programmi specifici dedicati soprattutto ai bambini non udenti e con disabilità che sono stati i più esclusi in quest’emergenza.
Ogni giorno continuaiamo a lavorare sul campo attuando tutte le misure preacuzionali per garantire protezione e servizi di base ai nostri beneficiari a Kanyama.

Mariangela Tarasco, Cooperante de L’Africa Chiama in Zambia  
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Video-puntata di "L'Africa Chiama On Air" con gli aggiornamenti di Mariangela sui progetti in Zambia clicca qui per rivederla.
 

giovedì 28 maggio 2020

BALLARO’ (PA) Tragedia sfiorata. DE LIETO LI.SI.PO.: segnali preoccupanti - Lamorgese attui linea dura prima che sia troppo tardi.

COMUNICATO STAMPA
BALLARO’ (PA) Tragedia sfiorata. DE LIETO LI.SI.PO.: segnali preoccupanti - Lamorgese attui linea dura prima che sia troppo tardi.

Ballarò (PA) diventato un campo di battaglia a causa di una gigantesca rissa verificatasi tra stranieri e cittadini italiani. Stranieri e palermitani si sono affrontati con bastoni, spranghe di ferro, bottiglie ecc per delle ore, tanto che i carabinieri intervenivano più volte. La motivazione della rissa, presumibilmente, è scaturita a causa della condotta di guida tenuta da un immigrato, che circolava unitamente ad un compagno a bordo di uno scooter a velocità sostenuta, tanto da rischiare di investire una donna con il figlio in carrozzina. Questa la motivazione della maxi rissa il cui bilancio è di tre feriti, sei carabinieri contusi e due persone arrestate. - Così ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – “quanto accaduto a Ballarò è frutto, a giudizio del LI.SI.PO., di un piano di accoglienza fallimentare e la rissa ne è la prova, è stata sfiorata la tragedia. Non è possibile – ha continuato il leader del LI.SI.PO. – che agli “ospiti” è concesso di tutto e di più. Questi signori hanno l’obbligo di rispettare le nostre leggi, la nostra gente, la nostra cultura e quant’altro…. Episodi similari si sono verificati anche altrove… Il LI.SI.PO. si chiede - ha concluso del DE LIETO - se questi signori siano in regola con il permesso di soggiorno. Al riguardo questo Libero Sindacato di Polizia LI.SI.PO., nel condannare anche il comportamento assunto dagli italiani, per cui risponderanno secondo la vigente normativa, chiede al Ministro dell’Interno di attuare per gli stranieri, eventualmente irregolari e che hanno preso parte alla rissa, l’espulsione coatta o di revocare l’eventuale permesso di soggiorno per gli ospiti regolari. Quanto verificatosi è un segnale a giudizio del LI.SI.PO. molto preoccupante e che deve indurre Il Ministro Lamorgese ad attuare la linea dura prima che sia troppo tardi. Un eventuale scontro sociale tra stranieri ed italiani sarebbe la fine”!!!
Roma, 28 maggio 2020.

GORIZIA RIPARTE, DA SABATO ISOLA PEDONALE IN CORSO ITALIA

COMUNE DI GORIZIA

Comunicato stampa

GORIZIA RIPARTE, DA SABATO ISOLA PEDONALE IN CORSO ITALIA
Sarà attivata dalle 18, ininterrottamente fino alla notte di martedì 2 giugno

“Riprendiamoci la vita e la nostra città”. E’ questo il messaggio che il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna vuole lanciare annunciando, insieme agli assessori alle attività produttive, Roberto Sartori e alla sicurezza, Stefano Ceretta,  l’attivazione della nuova isola pedonale “a tempo” che esordirà già questo sabato (30 maggio) , a partire dalla 18 e durerà ininterrottamente, fino alla notte di martedì 2 giugno. Il tratto interessato parte dalle intersezioni di via XXIV maggio e IX Agosto e si collega all’isola pedonale già consolidata di corso Verdi.“Abbiamo voluto sperimentarla subito, già in questo week end lungo, perché le previsioni meteo sono buone- spiega Ziberna- a differenza di quanto si prevede per il fine settimana successivo. L’idea è quella di consentire alla gente, Goriziani e non, di passeggiare liberamente in centro città , a partire dalle famiglie con bambini, sempre, ovviamente osservando le misure anti contagio, come la mascherina e il di stanziamento sociale.  Ma consentirà ad amministrazione e commercianti di verificarne anche le potenzialità per il futuro, sia come animazione sia come ristorazione e shopping. Invito quindi le famiglie ad uscire di casa anche con i bimbi, per riprendere possesso della la città, sempre osservando i dispositivi di sicurezza. Gli esercenti  potranno collocare bar e tavolini anche sulla strada e, se lo vorranno, anche i commercianti potranno esporre la merce all’esterno”.
Il sindaco ribadisce di non temere assembramenti . “La stragrande maggioranza delle persone è responsabile e quella che non lo è mi auguro sia consapevole che comportamenti sbagliati rischiano di danneggiare anche gli esercenti. Così come, all’inizio dell’epidemia invitavo tutti a rimanere in casa oggi invito tutti a uscire, a recuperare i rapporti sociali, pur se ancora distanziati. Dobbiamo imparare a convivere con il virus e cacciare le paure che, in questi mesi, ci sono cresciute dentro. Con cautela e senso di responsabilità Gorizia vuole ripartire e lo farà”.
L'attivazione della nuova isola pedonale coinciderà con la riapertura del castello che avverrà sempre sabato, Tutto il week end l'ingresso al maniero sarà gratuito, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (ultimo ingresso alle 18) , così come martedì 2 giugno mentre lunedì sarà chiuso. Si dovrà entrare con mascherina e guanti e sarà preferibile preannunciare la visit telefonando al numero 0481/535146.

mercoledì 27 maggio 2020

Racconti di mare

Racconti di mare

Riapre la mostra personale di Roberto Cardone

Dal 30 maggio al 28 giugno presso la Chiesa di Santa Maria dei Battuti

Chiusa causa Covid-19, riaprirà sabato 30 maggio la mostra personale di Roberto Cardone dal
titolo Racconti di Mare, allestita presso la Chiesa di Santa Maria dei Battuti a Cividale del Friuli.
“Dopo il Monastero, il Tempietto Longobardo e il C.I.P.S., riapriamo anche la sede espositiva della
Chiesa di Santa Maria dei Battuti con la luce e le marine di Roberto Cardone – spiega l’assessore
alla cultura Angela Zappulla - per trasmettere ai nostri cittadini e ai visitatori un messaggio di
serenità che ci predisponga ad affrontare il futuro ed i cambiamenti che verranno con un animo
propositivo e ottimista, forti di vivere in una cittadina che fa dell’arte uno dei suoi migliori biglietti
da visita!”.
La mostra sarà riaperta al pubblico in tutta sicurezza, sia per i visitatori che per i professionisti del
settore che gestiranno il pubblico. Il periodo di apertura sarà il seguente: 30 maggio – 28 giugno
2020 nelle giornate di sabato e domenica con orario 10.00 – 13.00 e 14.30 – 19.00. Il 2 giugno la
mostra sarà aperta al pubblico con orario sopraindicato.
Racconti di mare si presenta come lo specchio del forte attaccamento dell’artista ai paesaggi marini,
che da sempre hanno grande importanza nella sua vita e hanno determinato il suo profondo amore
per il mare di Grado, città natale della madre. I protagonisti delle opere sono pescatori con le loro
barche, ritratti in attività quotidiane. L’artista, noto a livello internazionale per la sua singolare
pittura figurativa interamente dedicata al mare ed alla laguna gradese, esprime una tecnica di grande
suggestione. Roberto Cardone ha esposto le proprie opere in numerose città italiane e straniere tra
cui Parigi, New York, Londra, Los Angeles, Mosca, Milano, Venezia, Roma e molte altre ancora;
concludendo con la sua ultima personale a Vienna, nell’Ottobre del 2019, che ha ricevuto un
notevole apprezzamento di pubblico e critica. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni
pubbliche e private.

martedì 26 maggio 2020

L’Autorità Garante Concorrenza e del Mercato /AGCM) si schiera dalla parte della REA

L’Autorità Garante Concorrenza e del Mercato /AGCM) si schiera dalla parte della REA nella battaglia per la modifica sostanziale del DPR 146/17 con un parere ufficiale pubblicato sul Bollettino  n. 21 del 25 maggio 2020, secondo il quale il DPR 146/17 “……  presenta criticità sotto il profilo concorrenziale la previsione secondo cui il 95% delle risorse disponibili è assegnato alle prime cento emittenti televisive in graduatoria, mentre il restante 5% è ripartito tra quelle che si collocano dal centunesimo posto in poi. Tale previsione, infatti, è suscettibile di determinare una sperequazione nella distribuzione delle risorse tra emittenti che, posizionandosi nella medesima zona della graduatoria (intorno alla centesima posizione), devono ritenersi caratterizzate da livelli di efficienza confrontabili. In particolare, ciò potrebbe avere implicazioni distorsive della concorrenza nella misura in cui due o più delle emittenti sulle quali impatta la discontinuità introdotta dalla specificazione appena richiamata si trovano a operare nel medesimo ambito locale. Al fine di eliminare tale ingiustificata disparità di trattamento, garantendo al contempo una più efficace tutela del pluralismo dell’informazione, che la legge n. 208/2015 espressamente richiama tra gli obiettivi di pubblico interesse da perseguire, nella ripartizione delle risorse complessive del  Fondo potrebbero prevedersi due porzioni da assegnare, l’una tra tutte le emittenti in possesso dei requisiti di ammissibilità, in misura proporzionale al rispettivo punteggio nella graduatoria complessiva, l’altra, in parti uguali tra le emittenti, avendo cura di assicurare a quest’ultima porzione di risorse un ammontare sufficiente a garantire un adeguato sovvenzionamento alle emittenti minori. L’Autorità auspica che le considerazioni suesposte possano essere utili al fine di favorire una revisione delle disposizioni in materia di ripartizione delle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione in favore delle emittenti televisive dettate dal Decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017, numero 146.  

Come volevasi dimostrare la battaglia della REA è stata riconosciuta sia sul piano giuridico amministrativo per la libera concorrenza sia  per  l’equa, trasparente e giusta ripartizione in un settore editoriale dove il pluralismo informativo è tutelato dall’articolo 21 della Costituzione come sempre abbiamo denunciato.  

Detto parere è già sul tavolo del Ministro Patuanelli,  di Camera e Senato e Governo. Ora ci aspettiamo che il Ministro ci convochi per una sana modifica del DPR 146/17 ma che nel frattempo lo depenni dall’articolo 195 del DL Rilancio nella parte in cui afferma “…..Il contributo è erogato secondo i criteri previsti con decreti del Ministro dello sviluppo economico, contenenti le modalità di verifica dell’effettivo adempimento degli oneri informativi, in base alle graduatorie per l’anno 2019 approvate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017, n. 146. Come sempre, abbracci. Antonio Diomede

IL COMUNE DIMEZZA L'IMU ALLE ATTIVITA' ECONOMICHE

COMUNE DI GORIZIA

Comunicato stampa

IL COMUNE DIMEZZA L'IMU ALLE ATTIVITA' ECONOMICHE 
Imposta azzerata per i terreni agricoli. Ziberna: "Dopo Tosap e Tari nuovo intervento di sostegno per la ripartenza"


Il consiglio comunale di Gorizia ha approvato la delibera che riduce e , in qualche caso, azzera l'Imu per famiglie e imprese, con il voto della maggioranza e l'astensione dell'opposizione.
Soddisfatto il sindaco, Rodolfo Ziberna che evidenzia come il provvedimento varato si aggiunga agli altri, già attuati o programmati, per aiutare la ripartenza economica della città.
"Dopo aver sostenuto le famiglie in difficoltà con contributi, buoni spesa e altre misure, azzerando contestualmente Tosap e Tari alle attività chiuse, siamo intervenuti anche sull'Imu- spiega il sindaco- portando l'aliquota dallo 0,86 allo 0,46 per le categorie C1 e C3, ovvero per i negozi, i laboratori artigiani e altre attività, mentre per i terreni agricoli l'imposta è stata completamente azzerata. Inoltre, abbiamo affrontato anche la questione delle abitazioni di anziani e disabili rimaste disabitate e non utilizzate, per le quali le famiglie non pagheranno l'Imu. Saranno anche esentati per un anno i proprietari che hanno acquistato un immobile e lo stanno ristrutturando. Insomma- ribadisce il primo cittadino- stiamo facendo il massimo per far ripartire l'economia o, perlomeno, per evitarne il crollo. E' però fondamentale una spinta da parte dei cittadini stessi, a partire dagli operatori economici che, pur in un momento di enorme difficoltà, devono cercare di guardare avanti ed essere propositivi. Mi rendo conto che siamo in presenta di una situazione per alcuni drammatica e come Comune stiamo dando il massimo, fin dall'inizio pur in assenza di una strategia chiara da parte del governo per il rilancio dell'economia e la normalizzazione di settori fondamentali come la scuola. Insieme agli altri colleghi sindaci sono in prima linea e ogni giorno sento centinaia di persone cercando di dare risposte e di risolvere problemi. Non sempre si riesce ma ce la stiamo mettendo tutta. Ce la faremo".

ANCHE UNA DONNA FRA I 23 SCHELETRI SOTTO LE MURA DEL CASTELLO

COMUNICATO STAMPA



COMUNE DI GORIZIA



ANCHE UNA DONNA FRA I 23 SCHELETRI SOTTO LE MURA DEL CASTELLO
Ancora mistero sulla causa delle morti
Ziberna:"faremo il possibile per dare loro un nome"


Inizialmente sembrava una pallottola ma, dopo averlo ripulito, si è capito che l'oggetto rinvenuto accanto a uno dei 23 scheletri emersi dagli scavi del cantiere per la realizzazione della risalita meccanica al castello era un orecchino. Da qui la consapevolezza che c’era anche una donna fra le persone sepolte a ridosso delle mura del castello, forse durante la seconda guerra mondiale. 
Il "forse" pare essere ancora d'obbligo visto che, pur essendo stati rinvenuti alcuni oggetti relativamente recenti, come un bottone a clip, che rendono difficile la collocazione del decesso di queste persone troppo in là nel tempo, rimangono diversi interrogativi ancora senza risposta. A partire dal come siano morte queste persone. È vero, infatti, che è stata rinvenuta una pallottola di fattura tedesca, ma non in corrispondenza di uno dei corpi bensì distante da essi e quindi potrebbe anche non avere una relazione diretta.
Certo, fra le ipotesi c'è anche l’eventualità che si tratti di vittime di fucilazioni, ma vi si oppone appunto l’assenza di pallottole in stretta connessione con gli scheletri. A confondere le idee c'è anche il fatto che la grande maggioranza degli scheletri fosse composta, con le braccia incrociate sul petto o sul ventre, allontanando quindi l'ipotesi di corpi gettati in una fossa comune. 
Insomma si tratta di un enigma ancora tutto da risolvere. "Di certo- sottolineano il sindaco, Rodolfo Ziberna, e l'assessore ai lavori pubblici, Arianna Bellan, cercheremo di fare tutto il possibile per dare un nome a queste persone e capire se ci sono ancora famigliari cui poter consegnare i resti che, ovviamente, saranno comunque ricomposti in apposite cassette. L'aspetto umano di questa vicenda, a qualsiasi epoca appartengano gli scheletri, deve assolutamente prevalere su qualsiasi altra considerazione". Intento questo condiviso dalla Soprintendenza.
I lavori sono stati fin dall’inizio soggetti a sorveglianza archeologica, affidata dal Comune all’Impresa Arxe s.n.c., sotto la direzione scientifica della Soprintendenza: pertanto appena individuati i primi resti gli archeologi hanno provveduto ad interrompere il lavoro delle ruspe per procedere con le metodologie dell’indagine stratigrafica: sono stati così riconosciuti, dopo i primi due individui affiorati sotto la pala meccanica, un totale – al momento – di 23 individui, consentendo di riconoscere anche alcuni oggetti pertinenti alle salme, che saranno oggetto di ulteriore esame. Si prevede inoltre di coinvolgere esperti antropologi per lo studio dei resti, utile a ricostruire le cause della morte, a determinarne sesso, età e caratteristiche fisiche e a restituire, forse, un’identità a queste persone scomparse dalla memoria.
L'amministrazione comunale, peraltro, ha già interessato due storici locali, Pierluigi Lodi e Andrea Spanghero.
Proprio questa mattina c'è stato un vertice in cantiere, al quale erano presenti, fra gli altri, l'archeologa Paola Ventura per la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, l'archeologa Luciana Mandruzzato per l’Impresa Arxe (che ha già operato con grande professionalità in Corte Sant’Ilario), oltre a un delegato della Direzione dei Lavori e i rappresentanti della ditta che sta eseguendo i lavori per la realizzazione del sistema di scansori per il castello, il Consorzio Compat s.c.a. di Roma.

domenica 24 maggio 2020

PALMA DI MONTECHIARO (AG) DE LIETO (LI.SI.PO.), ALLARME INVASIONE ?

Libero Sindacato di Polizia
SEGRETERIA NAZIONALE

LI.SI.PO. Libero Sindacato di Polizia – Segreteria Nazionale
Via Egerio Levio 18/20 - 00179 ROMA - Tel. 3356166931
Email : info@lisipo.com - Web: www.lisipo.com
COMUNICATO STAMPA

PALMA DI MONTECHIARO (AG) DE LIETO (LI.SI.PO.), ALLARME INVASIONE ?

Svariate miglia di migranti dall’inizio dell’anno, circa 400 sono sbarcati oggi a
Palma di Montechiaro (Agrigento), giunti con una nave che li avrebbe lasciati nei
pressi dell’arenile. Molti migranti si sono portati sulla statale dirigendosi verso
Agrigento. I numeri dell’ennesimo sbarco, aggiunti alle svariate migliaia dei
precedenti sbarchi, sono i dati preoccupanti e sconcertanti di un fenomeno che
mette sempre più a durissima prova il nostro Paese. Così ha dichiarato il Segretario
Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto: ”i costi per
garantire l’ospitalità di migliaia e migliaia di disperati diventano sempre più massicci
e sono sempre più gli italiani che rimangono perplessi di fronte ad una politica, che
taluni non esitano a definire di “rassegnazione“ del nostro governo, di fronte ad un
fenomeno epocale che rischia di diventare ingestibile. A giudizio del LI.SI.PO. – ha
continuato de Lieto – la “mollezza” del Ministro dell’Interno approda al “nulla”.
Questa immigrazione incontrollata, somiglia sempre più ad un’invasione. E’
necessario - ha rimarcato il leader del LI.SI.PO. – chiudere di fatto le nostre
frontiere e perché no, se necessario predisporre anche il blocco navale, prima che
sia troppo tardi. C’è da chiedersi - ha continuato l’esponente del LI.SI.PO. - come
l’Italia potrà rispondere alle esigenze di una massa di migranti i cui numeri destano
serie preoccupazioni? Milioni di italiani sono senza lavoro, milioni sono poveri, il
debito pubblico è spaventoso, il Paese è attanagliato dall’emergenza sanitaria
ecc.ecc.: in questo quadro, appare evidente che non siamo nelle condizioni di
rispondere alle esigenze di tanti stranieri che giungono illegalmente in Italia. E’
necessario – ha concluso de Lieto - non creare illusioni e respingere con tutti i
mezzi chi vuole entrare illegalmente nel nostro Paese”.
Roma, 24 maggio 2020.

L’ADDETTO STAMPA
Antonio Curci

venerdì 22 maggio 2020

OSPEDALE DI GORIZIA IN STAND-BY

OSPEDALE DI GORIZIA IN STAND-BY
Il gruppo Cittadini interroga l’Assessore regionale
Gasparin: “Non riattivare al più presto i servizi sarebbe un errore pericoloso”
Il futuro dell’Ospedale di Gorizia tiene in apprensione tutta la comunità regionale e in particolare quella Isontina, preoccupata per quanto sta accadendo al sistema sanitario del territorio. L’emergenza Covid-19 ha costretto l’Ospedale a mettere in stand-by una serie di servizi (causa l’aumento dei posti letto di Terapia intensiva per i contagiati dal virus) che nella Fase 2 non sono ancora ripartiti e non sembrano destinati a farlo nell’immediato. L’elenco dei servizi sospesi comprende Terapia intensiva, UTIC (Unità di terapia intensiva Cardiologica), i ricoveri per Urgenze indifferibili di Chirurgia generale, Ortopedia - Traumatologia, Urologia. Da qui le legittime preoccupazioni della popolazione, le conseguenti proteste e le inevitabili polemiche nei confronti dell’Azienda sanitaria e della Regione.
Ad occuparsi della questione sarà chiamato nelle prossime settimane anche il Consiglio regionale dove il gruppo dei Cittadini ha depositato un’apposita interrogazione per conoscere lo stato dell’arte e, soprattutto, la direzione che intende prendere l’Assessorato alla sanità per Gorizia e provincia.
“In sole 24 ore - ha spiegato Elena Gasparin, Presidente provinciale del movimento civico regionale Cittadini - un migliaio di persone ha sottoscritto una petizione che pur comprendendo la necessità di dare risposte immediate all’emergenza sanitaria in atto, chiede al sindaco Ziberna di farsi tramite affinché i servizi sospesi presso l’ospedale di Gorizia siano al più presto riattivati. Qualcosa è stato fatto, ma siamo ancora ben lontani dalla completa ripresa delle attività. Quello di cardiologia ancora al palo, per esempio, è un servizio fondamentale e indispensabile poiché la riduzione del 60% dei ricoveri potrebbe portare il rischio di mortalità per infarto a un livello tre volte superiore (dal 4.1 al 13.7%, fonte Società Italiana di Cardiologia). Non ricostruire la rete dell'emergenza cardiologica isontina entro i primi giorni di giugno e non certo in autunno come pare abbia annunciato il primo cittadino di Gorizia - ha concluso Gasparin - sarebbe un errore molto pericoloso, così come non riaprire la struttura complessa di Ortopedia-Traumatologia, che di per sé presenta già ulteriori criticità legate alla carenza di personale, significherebbe arrecare molti disagi a tanti pazienti e alle loro famiglie”. 

AIUTI ALLE FAMIGLIE, IL COMUNE STANZIA ALTRI 120 MILA EURO

COMUNE DI GORIZIA

Comunicato stampa

AIUTI ALLE FAMIGLIE, IL COMUNE STANZIA ALTRI 120 MILA EURO
Non più buoni spesa ma contributi diretti con nuovi criteri.  Sarà sufficiente un'intervista telefonica 


"Sono stati già erogati buoni spesa per circa 210 mila euro e adesso ne abbiamo stanziato altri 120 mila che saranno distribuiti in forma di contributi. Il sostegno alle famiglie colpite dalle conseguenze economiche dell'epidemia, quindi,  continuerà, nessuno sarà lasciato solo".
A parlare è il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, annunciando che i soldi stanziati a suo tempo dal governo per i buoni spesa, circa 182mila euro, sono esauriti, così come gli altri 30 mila usciti dalle casse comunali per lo stesso scopo. "Nel frattempo, per fortuna,  abbiamo approvato il nuovo bilancio comunale- spiega il sindaco- e così, senza aspettare i tempi lunghi del governo, abbiamo potuto stanziare subito altri 120 mila euro per aiuti alle famiglie, che però non saranno più riservati ai buoni spesa ma si trasformeranno in contributi. Lo abbiamo deciso insieme agli altri Comuni dell'ambito socio assistenziale "Alto Isontino"  con cui abbiamo condiviso anche i criteri per l'assegnazione".
Ziberna evidenziando che , con i 1500 buoni spesa distribuiti, sono state aiutate circa 700 famiglie goriziane. "Voglio ringraziare tutto il personale dei servizi sociali del Comune, guidato dalla dirigente Maura Clementi e coordinato dall'assessore Silvana Romano, perchè in questi mesi è stato ogni giorno in prima linea cercando di fornire alle persone un sostegno sia economico sia psicologico, svolgendo un lavoro di grandissima importanza per cercare di non far sentire sola la gente. Sono momenti molto difficili e nessuno deve sentirsi abbandonato. Non sarà meno dura la seconda fase e per questo, stiamo cercando, come Comune, di mettere in campo tutte le risorse economiche e umane possibili. Per quanto riguarda i nuovi contributi, che, all'occorrenza saranno rimpinguati,  non servirà compilare moduli ma si dovrà chiamare il numero 0481/383377 e rispondere operatore che effettuerà un'intervista per verificare i requisiti".

Dalla UE in arrivo oltre 211 milioni per l’ondata di maltempo di novembre 2019. La maggior parte saranno destinati al Veneto e a Venezia

COMUNICATO STAMPA

 “Dalla UE in arrivo oltre 211 milioni per l’ondata di maltempo di novembre 2019. La maggior parte saranno destinati al Veneto e a Venezia”
Bizzotto: “Via libera del Consiglio UE: tra maggio e giugno i 2 passaggi finali con il voto della Commissione Bilancio e della Plenaria del Parlamento Europeo”
 
“E’ in dirittura d’arrivo a Bruxelles il dossier per lo stanziamento del Fondo di Solidarietà Europeo (FSUE) per l’ondata di maltempo del novembre 2019. Per l’Italia sono in arrivo 211,7 milioni di euro, e la gran parte di questi fondi saranno destinati al Veneto, alla città di Venezia e al litorale veneziano che hanno subito circa un terzo dei danni (1,8 miliardi di euro) conteggiati dall’Italia (5,6 miliardi per 17 Regioni coinvolte) nella richiesta di mobilitazione del Fondo di solidarietà europeo”.
Lo dichiara l’europarlamentare veneta della Lega Mara Bizzotto.
“Dopo il via libera giunto proprio in questi giorni dal Consiglio dell’UE – spiega l’europarlamentare leghista Bizzotto – mancano soltanto i due passaggi finali che, verosimilmente, dovrebbero concretizzarsi entro il prossimo mese di giugno: il voto della Commissione Bilancio che dovrebbe arrivare nella seduta del 27 e 28 maggio, e la successiva approvazione finale da parte della Plenaria del Parlamento Europeo che, molto probabilmente, potrebbe arrivare già nella seduta del 17 e 18 giugno o, in caso di malaugurati ritardi, in quella dell’8 e 9 luglio”.
“Lo stanziamento di queste risorse è un risultato importante, soprattutto se pensiamo che l’Italia porterà a casa oltre il 75% dei fondi stanziati (211,7 milioni di euro su un totale di 279 milioni: gli altri Paesi beneficiari saranno Austria, Spagna e Portogallo) e che al momento l’iter è stato più veloce rispetto al passato – conclude l’europarlamentare Mara Bizzotto – Il mio appello, rivolto a tutti, è quello di completare il più velocemente possibile  anche questi ultimi passaggi perché, soprattutto dopo l’emergenza Coronavirus, questi soldi servono con ancora maggiore urgenza e tempestività”.

TROVATI SETTE SCHELETRI VICINO ALLE MURA DEL CASTELLO



COMUNE DI GORIZIA

Comunicato stampa

TROVATI SETTE SCHELETRI VICINO ALLE MURA DEL CASTELLO
Durante i lavori per la realizzazione dell'ascensore 
Potrebbe essere una fossa comune della prima o seconda guerra mondiale

"I segreti di Gorizia non finiscono mai". E' questo il primo commento del sindaco, Rodolfo Ziberna, alla notizia che, durante la ripresa dei lavori per la realizzazione della risalita meccanica al castello, il noto ascensore, sono stati rinvenuti, a ridosso delle mura, sette scheletri di persone adulte, seppellite, pare, senza abiti. Non è stata ancora stabilito il periodo cui far risalire le sepolture, di certo, i resti sembrano essere più recenti rispetto a quelli rinvenuti qualche tempo fa in un'altro cantiere, vicino al Duomo di Gorizia, risalenti all'età del bronzo. 
Appare più probabile che possano risalire alla prima o alla seconda guerra mondiale ma anche questa ipotesi è tutta da verificare. Nelle vicinanze degli scheletri sono stati ritrovati i pezzi di una pipa in ceramica di fattura austriaca e questo potrebbe far pensare, appunto, a eventi meno antichi rispetto a quelli che hanno caratterizzato, i rinvenimenti nella cosiddetta Zona Bassa della città. 
A trovare i resti sono stati gli operai della dittà che sta effettuando i lavori, ovvero il Consorzio Compat s.c.a. di Roma che hanno coinvolto subito l'archeologo incaricato dalla stessa impresa. 
Immediatamente, oltre al sindaco, Rodolfo Ziberna e all'assessore ai lavori pubblici, Arianna Bellan, sono stati informati la Procura della Repubblica, la Questura e le forze dell'ordine per le indagini del caso.
Ziberna stesso ha effettuato un sopralluogo nell'area, insieme all'assessore Bellan. "Sto seguendo direttamente questa vicenda- sottolinea- perchè, anche se si tratta di scheletri non recenti,   stiamo sempre parlando di persone decedute, di cui non si conoscono il nome e la storia ma verso le quali bisogna avere il massimo rispetto. E' peraltro sempre più evidente che, come diciamo spesso, la nostra è una città da sempre al centro di piccoli e grandi eventi storici che hanno lasciato le loro stracce, a volte evidenti a volte nascoste. Gorizia è davvero la città della storia dove segreti e misteri continuano a rincorrersi. Spero che riusciremo a chiarire questa vicenda e se non proprio a dare nome e cognome a queste persone almeno a chiarire gli aspetti della loro morte".
I lavori del cantiere, al momento sono stati bloccati in attesa dei risultati delle indagini.

La Liguria elegge i suoi sportivi dell'anno. Record di voti: 400.979. Davide Re e Viviana Bottaro sono i Big. Ranieri e Nicola "premiati" tra i rossoblucerchiati

Stelle nello Sport

La Liguria elegge i suoi sportivi dell'anno.
Record di voti: 400.979.
Davide Re e Viviana Bottaro sono i Big.
Ranieri e Nicola "premiati" tra i rossoblucerchiati

Nuovo record per le votazioni degli Sportivi dell’anno nell’ambito della 21° edizione di Stelle nello Sport, progetto patrocinato da Regione Liguria sotto l’egida di Coni e CIP Liguria. Ben 400.979 le preferenze espresse in una lunga maratona iniziata il 24 febbraio scorso sulla piattaforma MailScanner has detected a possible fraud attempt from "losprint.musvc3.net" claiming to be www.stellenellosport.com

Gli allenatori di Sampdoria e Genoa godono di grande riconoscenza da parte dei rispettivi tifosi. Dopo un lungo confronto, nel Trofeo Eco Eridania è il blucerchiato Claudio Ranieri (5548 voti) a prevalere di soli 110 voti sul collega rossoblù Davide Nicola (5438). Dai coach ai capitani. Fabio Quagliarella, vincitore nel 2018 e nel 2019, è terzo con 4461 voti e passa così scettro e corona di “Rossoblucerchiato dell’Anno” alla sua attuale guida tecnica. Quarto, con 3784 preferenze, Domenico Criscito.

Nuovo riconoscimento per Davide Re. L’imperiese delle Fiamme Gialle, primatista azzurro nel 400 metri vincitore dell’ultima Coppa Europa e protagonista all’ultimo Mondiale di Doha, trionfa nel Trofeo MSC Crociere, legato alla categoria Big Maschile, con 7376 voti. Al secondo posto, con 7019 preferenze, Matteo Puppo (Yacht Club Italiano), velista alla ricerca del pass olimpico nella classe 470. Completa il podio il campione mondiale Under 19 Paolo Porro, pallavolista cresciuto nella Colombo Genova.

Viviana Bottaro si prende lo scettro nel Trofeo Montallegro. La 33enne plurimedagliata campionessa di Karate, prima azzurra nella storia a staccare il pass olimpico, riceve 3809 preferenze. Piazza d’onore, con 3412 voti, per la sincronette Marta Murru (Rari Nantes Savona), tra le azzurre della Nazionale d’argento agli ultimi Mondiali di Gwangju. Terza è l'imperiese Giulia Emmolo, argento olimpico a Rio 2016 con il Setterosa.

Tanti talenti spiccano nelle categorie riservate ai giovani. Aldo Roberti, campione italiano di karate, conquista il Trofeo Cambiaso Risso davanti a Filippo Rinaldi (nuoto) e Matteo Rossi (sci). Nel Trofeo Bayer la junior più apprezzata è Ginevra Revelli, judoka genovese terza in Coppa Europa. Alle sue spalle Carlotta Tortello (nuoto salvamento) e Sofia Giustini (pallanuoto). Eleonora Bianco festeggia nel Trofeo Erg. La giovanissima pallanuotista della Locatelli Genova, titolare in A2 a soli 13 anni, precede Victoria Baldo (pattinaggio) e Federico Simoncelli (canottaggio).

La Sportiva Sturla festeggia nel miglior modo possibile i suoi primi 100 anni. Conquista il Trofeo Gecar Citroen con 8271 voti, davanti a Andrea Doria e Audax Quinto. Nella top ten anche Insuperabili Reset Academy Genova, Csk 1978 Lavagna, Club Scherma Rapallo, US Luca Locatelli Genova, Virtus Sestri, Imponente Danza e TT Tennistavolo Genova.

Maurizio Gerini, infine, trionfa nel Trofeo Primocanale Motori. Il pilota di Chiusanico, protagonista nella Dakar, precede la trialista Alex Brancati e il rallysta Fabio Andolfi (1563).

Le Stelle sportive della Liguria saranno celebrate a settembre nella tradizionale Notte degli Oscar, giunta alla 21° edizione. Il progetto “Stelle nello Sport” intanto prosegue con il Premio Fotografico Nicali-Iren (338 “fotografie” in gara sulla pagina MailScanner has detected a possible fraud attempt from "losprint.musvc3.net" claiming to be www.facebook.com/stellenellosport fino al 25 maggio, gli incontri “digitali” tra campioni e studenti nell’ambito di “Una Classe di Valori” e l’Asta benefica per la Gigi Ghirotti Onlus su MailScanner has detected a possible fraud attempt from "losprint.musvc3.net" claiming to be www.charitystars.com/stellenellosport.

CORONAVIRUS/ANIMALI. VISONI INFETTATI HANNO TRASMESSO IL VIRUS ALL’UOMO? OIPA ITALIA: “E’ ORA DI CHIUDERE GLI ALLEVAMENTI”


CORONAVIRUS/ANIMALI. VISONI INFETTATI HANNO TRASMESSO IL VIRUS ALL’UOMO? OIPA ITALIA: “E’ ORA DI CHIUDERE GLI ALLEVAMENTI”

Dichiarazione del presidente dell’Oipa Italia, Massimo Comparotto:
«Secondo il ministro dell’Agricoltura olandese Carola Schouten, è ‘plausibile’ che un dipendente di un allevamento di visoni abbia contratto il coronavirus da uno degli esemplari. Gli allevamenti di animali da pelliccia possono ricordare i cosiddetti ‘mercati umidi’ cinesi, come quello di Whuan, dove si è verificato il primo contagio da animale selvatico a uomo, come attestato dai ricercatori. In questi stabilimenti gli animali vivono spesso in pessime condizioni igieniche e lo stress che subiscono dalla nascita all’uccisione è altissimo, costretti come sono a subire un’angusta cattività in scenari d’inferno. Un motivo di più per riflettere sulla necessità di chiudere gli allevamenti di animali da pelliccia, purtroppo presenti ancora in Italia. Cogliamo l’occasione per ricordare che il Sars-CoV-2 non si trasmette da animale domestico a uomo, come ribadito a più riprese dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità».

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa OIPA Italia
press@oipa.org

COVID-19, CASO TRIESTE


COVID-19, CASO TRIESTE
Simona Liguori (Cittadini): “Ce ne siamo occupati anche da Udine”
Del cosiddetto “Caso Trieste”, con tanti anziani contagiati nelle case di riposo della provincia giuliana (32,6%) e con tanti decessi (19%), si è occupata anche la consigliera Simona Liguori (Cittadini), prendendosi a cuore la vicenda del traghetto che sarebbe dovuto approdare nel porto del capoluogo giuliano ed ospitare anziani COVID-19 positivi.
Considerato che le comunicazioni in merito all’utilizzo e all’arrivo della nave erano state date dal Presidente Massimiliano Fedriga e da assessore Riccardo Riccardi, i quali citando relazioni tecniche e mediche ipotizzavano un nullaosta al ricovero degli anziani a bordo, Liguori ha provveduto, lo scorso 29 aprile, a portare all’attenzione dell’intero Consiglio regionale il parere del Presidente nazionale della Società italiana di Geriatria e Gerontologia, Raffaele Antonelli Incalzi, che rappresentando gli svantaggi di una simile azione per la Qualità della Vita delle persone coinvolte, aveva consigliato la ricerca di altre soluzioni residenziali.
L’eco del “Traghetto-Covid” aveva mosso le coscienze di molte persone in tutta la regione, tanto che il 4 maggio scorso, da Udine, era partita una petizione popolare (primo firmatario Pierangelo Bardotti infermiere in pensione) su change.org che nel giro di 15 giorni ha raccolto 2785 firme.
“Una vicenda che, dopo quasi un mese e mezzo e dopo gli annunci di approdo a Trieste, vede definitivamente accantonare la soluzione-nave da parte della Regione” ha commentato Liguori.