venerdì 4 marzo 2022

RINASCITA BORGO CASTELLO E VIA RASTELLO, SI RACCOLGONO LE PROPOSTE DEI PRIVATI

 COMUNE DI GORIZIA


Comunicato stampa

RINASCITA BORGO CASTELLO E VIA RASTELLO,
SI RACCOLGONO LE PROPOSTE DEI PRIVATI
Per ripopolare di famiglie e attività della zona
 si punta sui 20 milioni del Pnrr
 
“E’ un’occasione straordinaria, imperdibile, per riempire nuovamente di vita l’area che gravita su Borgo castello, fra cui le vie Rastello, Cocevia e Monache e noi, questa occasione, la prenderemo, come abbiamo fatto per la Capitale europea della cultura”. E’ molto soddisfatto, il sindaco, Rodolfo Ziberna, per come si stanno mettendo il progetto goriziano scelto dalla giunta Fedriga per partecipare alla ripartizione dei fondi del Pnrr contenuti nella sezione “Attrattività dei Borghi” volta a rigenerare quel patrimonio culturale di città e paesi che, nel corso del tempo, hanno perso il loro ruolo attrattivo e sociale,e sono diventati quasi marginali rispetto ai centri cittadini.
Un po’ quello che è successo nella zona di Borgo castello quando, per svariati motivi, l’asse commerciale e residenziale si è spostato prevalentemente verso corso Italia e corso Verdi e la zona si è lentamente spopolata, soprattutto di attività commerciali.
Ma adesso sembra essere arrivato il momento della riscossa. Superata a pieni voti la prima griglia, il progetto del Comune di Gorizia entra ora in una seconda fase, che prevede, tempi ristrettissimi, ovvero raccogliere proposte di rivitalizzazione da parte di altri soggetti che dovranno essere formalizzate attraverso una manifestazione d’interesse da inviare al Comune di Gorizia entro le 12 di martedì 8 marzo. Fra gli interventi, ci possono essere, ad esempio: riuso e adeguamento di immobili e spazi pubblici, arredi, attrezzature e dotazioni tecnologiche, artigianato artistico e creativo e di design,itinerari/percorsi culturali, storici, tematici, percorsi ciclabili e/o pedonali, workshop e laboratori formativi, attività e servizi culturali, spazi di co-working e di studio, tutela del patrimonio della cultura immateriale.
Le idee progettuali dovranno essere contenute in massimo 8 facciate e riportare anche una sommaria indicazione di stima dei costi, come detto, entro le 12 dell’8 marzo all’indirizzo pec comune.gorizia@certgov.fvg.it, e dovranno avere ad oggetto idee progettuali da realizzare entro giugno 2026. Per informazioni ci si potrà rivolgere al Servizio Cultura, Eventi e Turismo del Comune di Gorizia – dott.ssa Antonella Manto, tel. 0481.383317, email antonella.manto@comune.gorizia.it.
Le proposte ritenute più rispondenti alle linee di indirizzo saranno inserire nel progetto di candidatura che la Regione ed il Comune presenteranno al Ministero della cultura e saranno discusse nella fase negoziale condotta da una Comitato tecnico, alla quale partecipano, oltre al Ministero stesso, un rappresentante delle Regioni, un rappresentante dell’ANCI e un rappresentante delle Associazioni che fanno parte del “Comitato Nazionale dei Borghi.”
Nel corso della negoziazione con il Ministero, è evidente che potrebbero essere eventualmente stralciate dal progetto le proposte inizialmente inserite nello stesso, nonché di richiederne la modifica integrazione, rimodulazione o riduzione a cura se fosse necessario. 
“Come ho detto oggi abbiamo una nuova, straordinaria opportunità, quella di ridare vita all’area gravitante su Borgo castello, con la possibilità di riempirla nuovamente di residenti e attività commerciali, ricettive e di ristorazione ma anche di laboratori artistici e culturali. Un recupero che si sommerà a quelli già programmati della Valletta del Corno e dei due mercati di via Boccaccio. Senza contare gli altri interventi che saranno realizzati grazie ai fondi del Pnrr. E questo nonostante i tanti tentativi di boicottaggio,l’ultimo dei quali qualche giorno fa in consiglio regionale quando un consigliere del Pd ha tentato di scippare i 20 milioni di euro per Gorizia, per via Rastello. Per fortuna, a capo della giunta regionale oggi non c’è la Serracchiani ma Fedriga”.

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