sabato 13 maggio 2023

Fwd: LATTE SINTETICO - CONFEURO: PROSEGUE LA LOTTA AL CIBO SINTETICO PER SALVAGUARDARE IL SETTORE

 LATTE SINTETICO

CONFEURO: PROSEGUE LA LOTTA AL CIBO SINTETICO PER SALVAGUARDARE IL SETTORE CHE VALE 55 MILIARDI DI EURO.

Dopo carne e pesce prodotti in laboratorio e addirittura stampati con una stampante 3D, è la volta del latte sintetico, creato da una startup israeliana. Ogni giorno la lista del cibo sintetico prodotto in laboratorio si allunga. Un attacco all’industria agroalimentare tradizionale e italiana che solo per il settore del latte vale 55 miliardi di euro. Per fortuna il Governo Meloni e il Ministro Lollobrigida condividono il pensiero della Confeuro e stanno facendo muro affinché certi prodotti non entrino sul mercato italiano ma dobbiamo vigilare affinché le cose non cambino nei prossimi mesi – così Andrea Michele Tiso, presidente di Confeuro.

Questo latte, sarebbe prodotto con proteine di latte ottenute attraverso un processo di fermentazione a base di lievito che le renderebbe chimicamente identico a quello di mucca. Un prodotto chimico, lontanissimo dal latte naturale che contiene proteine ad alto valore nutrizionale. Ricordiamoci inoltre che in Italia la filiera del bovino rappresenta più del 4,5% del comparto della produzione agroalimentare, con circa 9,3 miliardi di euro di fatturato, 350.000 addetti e oltre 131.000 aziende agricole – continua il Presidente Andrea Michele Tiso.

Siamo contrari alla diffusione di certe prassi alimentari del tutto estranee alla visione tradizionale di un’alimentazione sana, basata su nutrimenti prodotti dalla terra e dall’uomo in modo naturale. La produzione del latte sintetico rappresenta un pericolo per  la salute dei consumatori, come dimostrato da studi recenti, perché realizzato con un metodo simile a quello per la produzione dei medicinali e con l’impiego di ormoni, vietati negli allevamenti tradizionali italiani già dal 1996. Adottare un latte di questo tipo nel nostro Paese sarebbe dunque insalubre per la salute dei consumatori e per il comparto della produzione agroalimentare – conclude il presidente Tiso.

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