venerdì 23 dicembre 2022

Memoriale amianto. A Monfalcone la cerimonia per ricordare e omaggiare le vittime - Comunicato stampa

 Memoriale amianto.

A Monfalcone la cerimonia per ricordare e omaggiare le vittime


Si è svolta questa mattina, al Museo della Cantieristica, la cerimonia per commemorare e omaggiare le vittime dell'amianto.

Un appuntamento che si ripete ogni anno nel periodo natalizio - con lo scopo di mantenere vivo il ricordo di quanti si sono ammalati e hanno perso la vita a causa dell’amianto e per tenere alta l’attenzione su un problema che ancora oggi colpisce molte persone - in un luogo fortemente simbolico, voluto dal sindaco Anna Maria Cisint, dedicato proprio a chi è stato colpito dalle malattie asbesto correlate.

“Un memoriale per rendere omaggio a tanti monfalconesi che hanno dovuto affrontare il nemico più subdolo, che è quello che non si vede, quello che si presenta in maniera amicale, che è il più cattivo.

Le fibre di amianto si insinuano nel corpo, si attaccano agli organi e portano alla morte: un nemico subdolo e cattivo”. Si apre così, con le toccanti parole e le foto del giornalista Roberto Covaz il ricordo di chi con l’amianto ha lavorato, ricordo rivolto soprattutto agli studenti degli Istituti Buonarroti e Pertini presenti in sala, per spiegar loro il dramma che la Città ha vissuto.

“Commemoriamo i nostri padri, fratelli, nonni, le nostre madri e sorelle che con l’amianto ci hanno lasciato.

Lo facciamo in un luogo istituito per la memoria dei nostri cari, dove vengono raccontati i passi della tragedia. Perché non si disperda la consapevolezza del valore della vita e della sofferenza delle famiglie.

Lo abbiamo voluto fortemente, nel 2018, perché un luogo che narra il cantiere non può non narrare l’amianto e le sue vittime. Che, purtroppo, ancora non cesseranno. Allora raccontiamolo, quantomeno, in modo che non accada più”, nelle parole del Primo Cittadino Cisint.


“C’è una partecipazione emotiva netta dei cittadini perché l’amianto lo abbiamo vissuto e lo abbiamo avuto in casa. Questo luogo ricorda cos’è avvenuto, ricorda che il cantiere non ha solo costruito le navi più grandi del mondo, ma ha anche costruito il dramma dell’amianto. Un dramma che ha colpito non solo i lavoratori, ma anche le loro famiglie”, continua il Sindaco, perché “le mamme e le mogli degli operai lavavano i “terlis”, le tute da lavoro, e i figli abbracciavano i papà quando rientravano a casa respirando le fibre di amianto e oggi ne pagano ancora le conseguenze”.

Per quanto concerne l’aspetto ambientale, Monfalcone è un comune pilota perché è stata effettuata una mappatura degli edifici, sono stati informati i cittadini e sono stati concessi i contributi per le bonifiche.

Abbiamo scritto ad alcuni Parlamentari del Friuli Venezia Giulia e al Presidente della Regione, giocando di squadra con altri sindaci, e siamo riusciti a portare in Parlamento la proposta di legge per aumentare la copertura economica a favore dei malati di mesotelioma per causa familiare e per causa ambientale.

Essere qui oggi vuol dire raccontare la vita delle persone che hanno lavorato con orgoglio in cantiere e che hanno pagato per questo e in questo luogo trovano un ricordo, che è una testimonianza che hanno lasciato nella storia e che noi vogliamo ricordare e omaggiare, affinché le nuove generazioni conoscano i fatti e non si perda nel tempo la memoria di quanto accaduto a chi ci ha preceduto”.


Presenti il vice presidente di LILT Umberto Miniussi, Don Flavio, il direttore generale ASUGI Antonio Poggiana, Giuseppe d’Ercole già presidente del Comitato Fondo Vittime Amianto, il presidente dell’Associazione Esposti Amianto Diego Dotto e il Consigliere Regionale Antonio Calligaris. Quest’ultimo ha evidenziato quanto la Regione si sia impegnata ad erogare contributi per la bonifica dei fabbricati con amianto. “Ogni anno solo in Friuli Venezia Giulia vengono smaltite 10 mila tonnellate di amianto dalle case dei cittadini. Solo quest’anno in Finanziaria sono stati stanziati 800mila euro per gli edifici pubblici, 600mila per i privati e 900mila per le aziende”.


Parte dal Friuli Venezia Giulia e arriva a livello nazionale anche la richiesta di incremento degli aiuti agli esposti amianto, con una lettera del Sindaco Cisint indirizzata ai parlamentari della Regione: Cisint esprime orgoglio perché “la nostra richiesta è arrivata a chi è nella posizione di migliorare la condizione degli esposti”. La lettera, nello specifico, chiedeva l’incremento dell’indennità percepita dai lavoratori con patologie asbesto correlate.


“È una rete capillare che si muove in sinergia per ricordare sì, ma anche per prevenire” commenta il Sindaco. Sinergia che si è spiegata da sé nei vari interventi della mattinata, intramezzati dall’accompagnamento musicale del violinista Simone d’Eusanio. Miniussi ha richiamato l’esigenza che le associazioni proseguano nelle attività di ricerca, Poggiana ha evidenziato l'azione costante del CRUA e l’importanza della “prevenzione a tutto campo”, Dotto - presidente Esposti Amianto - ha sottolineato la necessità dell’intervento delle Istituzioni ad accompagnare l’operato delle associazioni.

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