lunedì 28 novembre 2022

Monfalcone punta alla dimensione culturale europea per l’appuntamento 2025 delle città della cultura. Un progetto per portare i pannelli di Music e Fabiani a Vienna, Praga e Budapest - Comunicato stampa

 Chiusa la mostra in galleria, Monfalcone punta alla dimensione culturale europea per l’appuntamento 2025 delle città della cultura. Un progetto per portare i pannelli di Music e Fabiani a Vienna, Praga e Budapest, mentre si pensa a Sguardi transfrontalieri con Zigaina, Fornasir, Lasciac e Leonor Fini.



Promuovere i grandi artisti e architetti locali che si sono affermati a livello europeo e internazionale contribuendo in questo modo al percorso di avvicinamento alla candidatura 2025 di Gorizia e Nova Gorica Città Europea, in una prospettiva del più ampio coinvolgimento del territorio su modello di quanto fatto da Matera.

Il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint, alla chiusura dell’evento espositivo dedicato a Zoran Music e Max Fabiani, rilancia l’impegno del Comune e se nei bandi che stanno per uscire la Regione confermerà il criterio dello scorso anno, si appresta a affrontare la seconda e la terza edizione di Sguardi transfrontalieri con personalità di primo piano: Giuseppe Zigaina, Dante Fornasir, Antonio Lasciac e Leonor Fini. Non solo, il Sindaco Cisint annuncia di voler aderire al partenariato del progetto per portare nel 2023 i pannelli dedicati a Fabiani e Music a Vienna, Praga e Budapest, attraverso i corregionali presenti in quei Paesi, quali veri e propri ambasciatori della cultura regionale in vista dell’appuntamento del 2025.
Nel pacchetto del Sindaco non ci sono solo le produzioni espositive da poter mettere a disposizione, ma anche Geografie e il litorale, il Carso, con la Rocca e l’ormai prossimo museo della Città murata, sullo sfondo della nuova dimensione turistica di Monfalcone, comprese le crociere confermate per il 2023, 2024 e 2025 che già alimentano in loco quasi 100 mila passeggeri.

Un piano importante che è stato illustrato al vernissage finale della mostra, momento caratterizzato dalla presentazione di un filmato degli anni Ottanta che Rai Teche ha messo a disposizione del Comune. “L’esposizione Sguardi transfrontalieri – rileva il sindaco Cisint – si è basata su una rete che ha coinvolto oltre a Monfalcone, anche Gradisca, Gorizia e San Daniele del Carso evidenziando le risorse che il territorio può mettere in campo per valorizzare la propria dimensione culturale europea. Tra, l’altro due terzi dei visitatori sono arrivati da fuori città mettendo in luce in tal modo l’attrattività di iniziative di questo genere. Per questo c’è la volontà di proseguire su questo percorso di avvicinamento al 2025 sullo stesso filone. Il valore aggiunto dell’esposizione è dato anche dal fatto che un evento di grande livello è stato realizzato autonomamente direttamente dal Comune con gli altri soggetti del territorio e quindi, in questo caso, possiamo essere noi a rendere disponibile il materiale su cui abbiamo lavorato. Per questo ci siamo dichiarati disponibili a partecipare al parternariato del progetto che sarà presentato a fine anno per far apprezzare Fabiani e Music a Vienna, Praga e Budapest presso i rispettivi Istituti italiani di cultura e con la Dante Alighieri con la collaborazione di chi opera con i corregionali presenti in quei Paesi. Renderemo disponibili i relativi pannelli e sarà, questo, un modo anche per valorizzare il nostro patrimonio perché una delle opere più importanti e uniche del genere di Music è presente nel nostro museo della cantieristica, Il viaggio di Marco Polo. Il Muca, esempio museale unico del genere può rientrare a pieno titolo fra i fattori di richiamo dell’appuntamento 2025. In questo senso, Monfalcone è disponibile a dare tutta la collaborazione con le sue peculiarità culturali, come Geografie, e turistiche, compreso l’apporto delle crociere che già quest’anno hanno toccato i 90 mila visitatori”. Il Comune, dunque, è già al lavoro per una nuova edizione nel prossimo anno di Sguardi transfrontalieri, pensando a Zigaina, artista che si lega molto anche a Grado e alla Laguna e all’architetto Antonio Lasciac, al quale tra l’altro è dedicato persino un asteroide scoperto nel 2006 dall’Osservatorio astronomico di Farra.

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