giovedì 21 aprile 2022

A GORIZIA ARRIVA L'OSPEDALE DI COMUNITA'

 COMUNE DI GORIZIA


Comunicato stampa 


ARRIVA L’OSPEDALE DI COMUNITA’
CON 45 POSTI LETTO, DI CUI 10 HOSPICE

Sarà realizzato nell’ex sanatorio di via Veneto
per una spesa di 34,5 milioni di euro
Ospiterà anche palestre per la riabilitazione e servizi per il coordinamento fra le prestazioni sanitarie e quelle domiciliari


È in arrivo a Gorizia una rivoluzione delle strutture e dei servizi sanitari, con un investimento complessivo di circa 45 milioni di euro (per tutte le opere previste, compreso il raddoppio del Pronto soccorso, la realizzazione del Percorso nascita  e la riqualificazione delle camere mortuarie)  che consentirà di migliorare i servizi esistenti ma anche di attivarne di nuovi.
 Fra gli interventi più significativi, senza dubbio, la realizzazione dell’Ospedale di comunità con 45 nuovi posti letto, di cui 15 riservati ai degenti post acuti, 20 ai ricoveri brevi e 10 hospice. Il nuovo ospedale sarà realizzato nell’ex sanatorio di via Vittorio Veneto, consentendo il recupero di una struttura storica chiusa ormai da decenni e il risanamento di un’area in forte degrado.

Insieme alla riqualificazione in chiave scolastica dell’ex ospedale civile e alla valorizzazione del parco Basaglia, consentirà la rivitalizzazione di un’area, quella di via Veneto a ridosso del confine, oggi fortemente sottoutilizzata. L’area sarà dotata di 5 accessi, 2 dei quali sia carrabili che pedonali e 3 soltanto pedonali. Il principale accesso sarà da via Vittorio Veneto, mentre l’accesso carrabile da via Toscolano sarà riservato ai dipendenti e permetterà di raggiungere l’area parcheggio creata a margine dei confini dell’area, in modo da non intaccare la grande area verde di cui dispone la struttura. Le varie aree di parcheggio sono state diversificate e connesse ai vari accessi riservati. 

Complessivamente, siamo di fronte a un intervento da 34,5 milioni di euro, di cui circa 30 milioni da co-finanziamento regionale e 4,5 da fondi PNRR, che ha premiato l’ipotesi progettuale che prevede il recupero funzionale, edile, impiantistico e strutturale di tale edificio, che ospiterà, oltre all’Ospedale di comunità, anche la Casa della comunità e la Centrale operativa territoriale, mentre il San Giovanni di Dio conserverà il suo ruolo di ospedale per acuti, ma sarà decongestionato dagli altri ricoveri. 

L’ipotesi di intervento prevede, tra gli altri, interventi anti-sismici, di efficientamento energetico, compreso l’isolamento termico, la sostituzione degli infissi e l’installazione di pannelli fotovoltaici, la ridistribuzione degli spazi per adattarli alle nuove esigenze, il rifacimento degli impianti e l’allestimento del parco con panchine, spazi verdi e strutture in acciaio e vetro per ospitare piccole attività.  

L’assistenza di prossimità è invece il concetto che sta alla base della Casa della comunità, un nuovo luogo dove i cittadini potranno rivolgersi per entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e socio-sanitaria. Qui troveranno coordinamento tutti i servizi offerti sul territorio, in particolare ai malati cronici, grazie al lavoro di un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità e altri professionisti della salute. Grazie ai fondi PNRR si prevede il potenziamento delle prestazioni domiciliari, in particolare nei confronti di cittadini anziani non autosufficienti. 
Per rendere possibile tutto questo, sarà necessario un nuovo sistema di coordinamento tra i servizi domiciliari e gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con ospedali e rete di emergenza-urgenza. Di questo si farà carico la nuova Centrale operativa territoriale di Gorizia, che proprio per facilitare questo compito avrà anch’essa sede nella rinnovata sede di via Vittorio Veneto. 

Andiamo a scoprire, piano per piano, come saranno distribuiti gli spazi della nuova struttura. Al piano terra troveranno posto il Centro unico prenotazioni, la Centrale operativa territoriale, gli ambulatori per le vaccinazioni, l’area dedicata alle malattie sessualmente trasmissibili e diversi spazi di servizio.  L’ingresso principale si troverà al primo piano, dove si diramano le due ali con le aree ambulatoriali. Saranno 37 in tutto gli ambulatori, di cui 8 di Unità speciali di continuità assistenziali, Punto unitario di accesso e medicina sportiva, 14 ambulatori specialistici e 15 per medici di medicina generale e pediatri. Salendo, il secondo piano sarà interamente dedicato alle degenze, con spazi comuni tra cui una sala da pranzo, un soggiorno e una palestra. Il numero di posti letto sarà complessivamente di 35, di cui 15 riservati ai degenti post acuti e 20 ai ricoveri brevi. Salendo ancora, il terzo piano sarà dotato di sala riunioni e conferenze, uffici di direzione sanitaria, farmacia, spazi per i familiari e una palestra per la riabilitazione. Qui troverà posto anche un’area Hospice con 10 posti letto, che fa salire quindi il totale a 45. Infine, la sala per il culto e i depositi sottotetto si troveranno al quarto e ultimo piano. 

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