venerdì 24 settembre 2021

GREEN PASS ED OBBLIGO VACCINALE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA DI STATO: IL LISIPO SCRIVE AL MINISTRO DELL’INTERNO

 COMUNICATO STAMPA

GREEN PASS ED OBBLIGO VACCINALE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA DI STATO: IL LISIPO SCRIVE AL MINISTRO DELL’INTERNO


E PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE


è con grande amarezza che chi rappresenta la categoria di lavoratori che garantisce

l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, debba rilevare il mancato rispetto delle norme

Costituzionali ed in materia di Diritto del Lavoro, proprio da chi rappresenta lo Stato ai più

alti vertici. E’ necessario ed improcrastinabile intervenire ha dichiarato Antonio de Lieto

Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) in difesa di quei diritti

assodati ed ottenuti con anni di battaglie sindacali, finalizzate al miglioramento delle

condizioni di lavoro dei Poliziotti. Ad avviso di questa Organizzazione Sindacale,

l’Istituzione della Polizia di Stato non può e non deve essere subordinta a forzature

che violano la libertà di cura dei cittadini. Nel merito, non v’è dubbio sul fatto che il

vaccinato corra meno rischi di essere ospedalizzato in caso di contagio da Covid-19 e sue

varianti rispetto a chi non si vaccina, ma non è affatto vero che il vaccinato non possa

contagiarsi e trasmettere il virus a sua volta. Tanto premesso – ha continuato de Lieto – il

LI.SI.PO. ritiene non sia accettabile l’imposizione della vaccinazione da certificarsi col

green pass ai Poliziotti. Nei fatti, come previsto dalla norma che dovrebbe entrare in vigore

dal 15 ottobre 2021, in assenza di tale certificazione non si potrà accedere ai luoghi di

lavoro (per noi servizio), con la conseguente immediata dichiarazione di assenza

ingiustificata e non retribuita, nonché, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto

di lavoro è considerato sospeso fino alla presentazione della certificazione (comunque non

oltre il 31 dicembre 2021, data in cui dovrebbe cessare lo stato di emergenziale). Non

sono previste conseguenze disciplinari ed il dipendente ha diritto alla conservazione del

rapporto di lavoro. La norma citata prevede, altresì – ha rimarcato il leader del LI.SI.PO. -

che l’accesso del personale nei luoghi di lavoro senza il certificato verde sia punito per il

lavoratore con una sanzione amministrativa da euro 600 a euro 1.500, “ferme le

conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti” e, per il datore di lavoro che non

abbia verificato il rispetto delle regole, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. Alla

luce di quanto sopra, il LI.SI.PO. – ha evidenziato de Lieto - chiede perché servitori dello

Stato debbano cedere agli obblighi del Governo … per quale superiore interesse? Il

LI.SI.PO. non accetta tale schiaffo all’intelligenza di donne e uomini dello Stato. Al

contempo, ritiene sia molto più proficuo, per la sicurezza di tutti i lavoratori, predisporre

tamponi gratis (che costano anche molto meno dei vaccini) e garantiscono la non

contagiosità di coloro che risultino negativi al test o la quarantena e le cure per chi

risultasse positivo. Sperando si voglia superiormente scongiurare l’obbligo del green pass

che, come si ribadisce, non garantisce la mancata contagiosità, nell’ attesa di

determinazioni delle SS.LL.. il LI.SI.PO. Libero Sindacato di Polizia – ha concluso de

Lieto - proclama lo stato di agitazione con riserva di attuare tutte le manifestazioni

di protesta consentite dalla legge.

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