lunedì 13 settembre 2021

Il TRIBUNALE di Gorizia, un esempio virtuoso in ITALIA e un vanto per il paese.

 Una recente ricerca pubblicata dal CSM  metteva in luce l’efficienza dei risultati e la produttività proprio del Tribunale di Gorizia, il QUARTO assoluto in Italia su 169 e il secondo assoluto tra i Tribunali piccoli, secondo solo ad Aosta. Un risultato lusinghiero, che fa del nostro Tribunale il più efficiente di tutto il Nord Est, di gran lunga primo trai 4 del FVG, che supera persino il virtuoso palazzo triestino.

Questo a seguito dell’impegno del personale, della capacità organizzativa del già Presidente Giovanni Sansone e dell’impegno del Presidente della Corte d’Appello di Trieste Oliviero  Drigani, che lanciò l’allarme sulla carenza dell’organico dei tribunali del FVG ed in particolare di quello di Gorizia. 

Da parlamentare, segnalai al Ministro Orlando e al Presidente del CSM Legnini come fosse indispensabile procedere all’implementazione organica del Tribunale di Gorizia,  per far fronte al carico processuale al fine di scongiurare rischiosi rinvii sui processi esistenti, specie quelli “ amianto”. Grazie all’attenzione delle istituzioni ci furono risultati concreti e un incremento di magistrati, merito di una sinergia e leale collaborazione tra tutte le realtà coinvolte, interessate a  dare al Tribunale di Gorizia la piena operatività a svolgere il suo compito. 

Ma la situazione fotografata oggi, nonostante le massime vette di efficienza del Tribunale di Gorizia, sulla base del modello statistico utilizzato dal CSM (indicatori di performance degli uffici, valutazioni di efficienza del personale che con il massimo impegno e dedizione visti i risultati), segna grandi sofferenze di personale amministrativo. E bene ha fatto l’attuale Presidente ad interim Barbara Gallo a sollevare l’attenzione delle Istituzioni dormienti, che non possono stare a guardare, ma devono interagire. Il tema va immediatamente e responsabilmente preso in mano dalle Istituzioni, dai parlamentari, dalla Regione FVG, dai vari Ministeri che hanno in corso richieste di mobilità inevase. Non possiamo lasciare inascoltati appelli così importanti, direi vitali per il nostro Territorio. La macchina della Giustizia non va lasciata sola. Qui non ci sono bandierine da posizionare, ma un Tribunale, bene collettivo essenziale, da sostenere e valorizzare per la sua produttività, anche e soprattutto grazie al merito dei suoi operatori.

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