venerdì 10 settembre 2021

ANNO BOOM PER L’ASSEMBLEA DELLA COMUNITÀ LINGUISTICA FRIULANA

COMUNICATO STAMPA


Anno boom per l’Assemblea della Comunità Linguistica Friulana: tanti Comuni hanno aderito al
sodalizio. Prossima iniziativa le carte di identità bilingui italiano – friulano
La carta di identità bilingue (italiano-friulano) è la prossima iniziativa dell’ACLiF, l’Asseblea della
Comunità Linguistica Friulana, che nel prossimo autunno organizzerà un convegno in cui verranno
chiamati a parlare, a proposito della loro esperienza in merito, amministratori ed operatori
culturali delle zone dello Stato italiano dove vivono altre minoranze linguistiche Un altro tassello
per la costruzione e la trasmissione dell’identità del popolo friulano anche da un punto di vista
della pubblica amministrazione, come prevede del resto la legge italiana 482 del 1999. L’iniziativa
viene proposta nell’anno in cui l’ACLiF ha visto un vero boom di adesioni con 7 Comuni che sono
entrati a far parte dell’Assemblea dall’inizio del 2021. Risultato della riforma degli enti locali che
bloccava tecnicamente le adesioni all’Assemblea, ma anche delle iniziative organizzate dal
presidente Markus Maurmair supportato dal Consiglio direttivo dell’ACLiF. “La riforma degli enti
locali voluta dall’assessore Roberti ha di fatto sganciato l’ACLiF dalle UTI e permesso anche ai
Comuni che avevano in piedi un ricorso contro la legge istitutiva delle Unioni Intercomunali di
aderire all’ACLiF senza preoccuparsi di possibili risvolti giuridico-amministrativi, visto che UTI e
ACLiF sono state istituite con la medesima legge e l’adesione all’Assemblea poteva pregiudicare
l’esito del ricorso ” spiega Maurmair.
Il dissolvimento di questo intoppo non sarebbe però da solo sufficiente a spiegare il boom di
interesse per l’ACLiF, vista sempre di più come un motore di promozione dell’identità friulana:
“Attendiamo ancora un paio di adesioni e poi in molti Comuni partirà l’utilizzo della segreteria
telefonica bilingue, italiano – friulano che abbiamo realizzato in collaborazione con Onde Furlane –
anticipa il presidente dell’ACLiF - inoltre registriamo il successo del telegiornale in friulano in onda
su Telefriuli, partito con uno spazio di 5 minuti ha già raddoppiato la durata media perché tanti
Comuni friulanofoni si rivolgono alla redazione dell’emittente per chiedere spazio informativo in
marilenghe su iniziative e problematiche. Come ACLiF siamo convinti che attraverso i mezzi di
comunicazione e in particolare parlando di ciò che interessa alla gente nella sua madrelingua si
tuteli e si promuova la cultura friulana”.
E il friulano in RAI? “Sono due discorsi paralleli, noi speriamo che il telegiornale su Telefriuli
continui e si allarghi e magari anche altre emittenti che ne seguano il modello, nel contempo
lavoriamo per ottenere per la minoranza friulana ciò che altri hanno già all’interno del servizio
radiotelevisivo pubblico arrivando allo stesso livello di ciò che ha attualmente la comunità
slovena” afferma Maurmair.

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