domenica 28 agosto 2022

LA MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA INCORONA IL FESTIVAL DEL FOLKLORE DI GORIZIA

 La Medaglia del Presidente della Repubblica incorona il Festival del Folklore di Gorizia


Annunciato il prestigioso riconoscimento, oggi il convegno e l’arrivo degli Sbandieratori.

La 50^ edizione del Festival Mondiale del Folklore si arricchisce di un’importantissima onorificenza. Ieri, nel corso della seconda serata della kermesse, è stata infatti annunciata l’assegnazione della Medaglia del Presidente della Repubblica, riconoscimento assegnato alle manifestazioni ritenute di particolare interesse culturale, scientifico, artistico, sportivo o sociale. Un titolo che incorona ulteriormente il mezzo secolo di tradizione in città, accolto con gli applausi del pubblico che anche ieri ha riempito piazza Cesare Battisti.

“Questo titolo - il commento del presidente dell’associazione Etnos-odv, Stefano Minniti, che organizza la manifestazione - premia un lavoro importante portato avanti da tutti i nostri volontari e che guarda con sempre più interesse alla Capitale europea della cultura 2025 insieme a Nova Gorica”. I legami con la città gemella oltreconfine sono stati testimoniati dall’esibizione nel centro di Nova Gorica dei gruppi di Colombia e Georgia, mentre le danze tradizionali di Fontanavecchia hanno animato la zona pedonale di Gorizia.

In serata, spazio ancora alla musica con il ritmo celtico-irlandese dei Wooden Legs, band nata al Conservatorio Tartini di Trieste. A seguire, il protagonista è stato sempre il folklore internazionale, purtroppo senza il gruppo africano che ha dovuto rinunciare al Festival per imprevisti dell’ultimo minuto. Si è partiti quindi da vicino casa con gli abiti e i valzer degli Holzockar di Sappada, che hanno voluto essere presenti alla 50esima edizione. La festa è proseguita con i ritmi del Brasile più selvaggio con i Bacnaré, tornando quindi in Europa con il Montenegro dei Mirko Srzentić.

A chiudere la prima “carellata” del mappamondo è stata la danza maori dei Te Mātārae i Ōrehu di Rotorua, Nuova Zelanda. Un’esibizione che ha raccolto tantissimi applausi, catapultando gli spettatori nell’Oceania più caratteristica e tribale. Alla fine, una spontanea Festa dell’Amicizia ha coinvolto in piazza Battisti i diversi gruppi insieme a pubblico e volontari che hanno ballato assieme.

La terza giornata, invece, inizierà questa mattina alle 9 in Sala Dora Bassi con il convegno internazionale dedicato al ruolo della kermesse nel preservare il folklore come patrimonio culturale immateriale. Gli Sbandieratori di San Gemini, in Umbria, faranno il debutto in città alle 17.30 nell’area pedonale di corso Italia e via Garibaldi, chiudendo poi la serata sul palco dopo Colombia, Montenegro, Georgia, Fontanavecchia, Nuova Zelanda e Uruguay.

L’inizio è fissato alle 20.30 e il pubblico potrà votare, alla fine, il gruppo che è piaciuto di più per far vincere il Premio Simpatia domenica sera. L’ultimo giorno della manifestazione inizierà invece alle 10, in piazza della Transalpina, con gli Sbandieratori e la Goriški pihalni orkester di Nova Gorica, per un suggestivo show a cavallo del confine. Da lì ci si sposterà ai Giardini pubblici di corso Verdi, insieme ai tamburi colombiani. Alle 12, la prima sfilata fino al Parco del municipio dove ci sarà il tradizionale Scambio di doni.

Il clou sarà dalle 17.30, con la grande sfilata da Parco della Rimembranza fino a piazza Battisti, colorando le vie della città per tutto il pomeriggio. Alle 19 saranno quindi assegnati i diversi premi in concorso, a partire dall’Oscar del Folklore, il Memorial Sergio Piemonti e Premio Tullio Tentori. La chiusura sarà affidata al Gran galà, dalle 21. La mattinata, inoltre, sarà arricchita dal mercatino allestito dall’associazione Nuovo Lavoro nei Giardini di corso Verdi, potendo ammirare anche la mostra fotografica di Mitteldream a La Cicchetteria.

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