lunedì 13 dicembre 2021

FORZE DELL'ORDINE IN SOTTO ORGANICO NON CE LA FANNO PIÙ. FABBRIZZI LI.SI.PO.: LA CORDA SI STA SPEZZANDO

 COMUNICATO STAMPA

FORZE DELL'ORDINE IN SOTTO ORGANICO NON CE LA FANNO PIÙ.


FABBRIZZI LI.SI.PO.: LA CORDA SI STA SPEZZANDO.


Le esigenze di ordine pubblico per i noti servizi relativi agli sbarchi, alle

manifestazioni no tav, no green pass e all'attività di pattugliamento del

territorio, nonché in aggiunta al controllo del green pass nei locali e sui mezzi

pubblici, hanno condotto il personale della polizia di stato allo stremo in

quanto, non riesce ad usufruire nemmeno dei riposi previsti dal contratto di

lavoro. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) si chiede come mai ancora

una volta, durante l'approvazione della legge di bilancio, lo sguardo verso il

comparto sicurezza si è dimostrato veloce e poco attento alle effettive

esigenze che con difficoltà possono essere soddisfatte con le risorse a

disposizione. Il Vice Segretario Nazionale Caterina Fabbrizzi pone la sua

attenzione non solo alle esigenze del personale che ormai è allo stremo, ma

anche alle preoccupazioni dei cittadini che si sentono a giudizio del LI.SI.PO.

"abbandonati" in quanto vedono centinaia di poliziotti impiegati

esclusivamente in ordine pubblico e controllo green pass, indebolendo a

parere del LI.SI.PO., il pattugliamento del territorio. Un'ulteriore

preoccupazione dei cittadini sempre a giudizio del LI.SI.PO. è riferita alla

perdita di alcune unità di poliziotti che dal 15 dicembre probabilmente si

faranno sospendere dal lavoro poiché hanno deciso di non aderire alla

profilassi vaccinale. Il LI.SI.PO. storicamente contrario all'obbligo vaccinale si

chiede quanto sia stato effettivamente utile adottare un provvedimento di

questa portata che, oltre a non garantire la limitazione dei contagi, in quanto i

vaccinati possono infettare ed infettarsi quanto i non vaccinati, porterà alla

riduzione del personale che dal 15 dicembre probabilmente si farà

sospendere aumentando di fatto le problematiche che già affliggono la

gestione dei servizi che devono essere garantiti. La collettività – ha concluso

Fabbrizzi - a parere del LI.SI.PO. di fronte a queste iniziative governative sta

esprimendo in modo informale seria preoccupazione perché non si sente più

tutelata.

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