lunedì 11 settembre 2023

LE MILLE E UNA MAPPA DEL FRIULI LETTERARIO, MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE A GORIZIA L'INCONTRO CON LO STUDIOSO E SAGGISTA FLAVIO SANTI: DA CATERINA PERCOTO A PASOLINI, PASSANDO PER NIEVO, BARTOLINI, DRIGO, ZANIER E MOLTI ALTRI

 Le mille e una mappa del Friuli letterario

se ne parla a Gorizia mercoledì 13 settembre

GORIZIA  – Prosegue il progetto “Pier Paolo e Caterina: due intellettuali a confronto. Da Caterina Percoto a Pier Paolo Pasolini e oltre, per una nuova mappa del Friuli letterario”, promosso dal Comune di Manzano con il Premio Letterario Caterina Percoto e con l’Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Studi Umanistici, a cura della docente e saggista Sergia Adamo. Prossima tappa a Gorizia, mercoledì 13 settembre nella Sala Dora Bassi, alle 18. Dopo aver tracciato il legame, non scontato, tra Pasolini e Percoto nel primo incontro del progetto, e dopo aver inquadrato il contesto autoriale e letterario di Caterina Percoto nel panorama complesso e variegato della scrittura femminile in Europa, il progetto procede nel suo obiettivo portante di “mappatura” del territorio letterario del Friuli. Protagonista del nuovo focus sarà lo studioso e accademico Flavio Santi, per un approfondimento sul tema “Le mille e una mappa del Friuli letterario”. E proprio dal territorio prenderà il via l’intervento di Flavio Santi, e dall'immagine-simbolo del Tagliamento fiume "a meandri":  sarà l’occasione per costeggiare non solo il corso principale ma anche i tanti canali del vasto fiume della letteratura friulana, soffermandosi sui grandi nomi, da Ippolito Nievo a Elio Bartolini, ma anche su altri probabilmente meno noti al grande pubblico, ma altrettanto degni di interesse, da riscoprire e rileggere, come Paola Drigo e Leonardo Zanier, fra gli altri. Per dimostrare quanto la letteratura friulana sia tra le più ricche e interessanti dal panorama nazionale e internazionale.

Flavio Santi, classe 1973 nativo di Alessandria, si è laureato in Filologia medievale e umanistica presso l'Almo Collegio Borromeo di Pavia, ha conseguito il dottorato in Filologia moderna e ha studiato anche a Ginevra. È docente presso l'università dell'Insubria di Como. Di origini friulane, ha scritto spesso di questa terra e composto poesie sia in italiano che in friulano, tradotte in diverse lingue. Fra le raccolte si ricordano: Rimis te sachete (2001), Asêt (2003), Mappe del genere umano (2012), Quanti - Truciolature, scie, onde. 1999-2019 (2020, Premio Viareggio-Rèpaci per la poesia 2021). Ha esordito nella narrativa nel 1999 con il romanzo Diario di bordo della rosa, e vari sono i temi trattati dallo scrittore come ad esempio il vampirismo (L'eterna notte dei Bosconero, 2006) e il precariato (La guerra civile in Italia, 2008). Tra gli altri scritti si ricordano: Aspetta primavera, Lucky (2011), Il tai e l'arte di girovagare in motocicletta. Friuli on the road (2011), il saggio L'altro cielo di Lombardia (2022). Del 2016 è il primo romanzo che ha come protagonista l’ispettore Furlan La primavera tarda ad arrivare, a cui ha fatto seguito nel 2017 L'estate non perdona.

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