domenica 11 aprile 2021

CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA: VERTICI CON REGIONE E ARCIDIOCESI

COMUNE DI GORIZIA


Comunicato stampa


CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA: VERTICI CON REGIONE E ARCIDIOCESI

Ziberna: "progetti che porteranno benefici a Gorizia anche dopo il 2025"

 Callari: “Entro l’estate protocollo d’intesa per Isonzo beach”

Gibelli: “Fra gli interventi ipotizzati anche la riqualificazione del Museo della Grande guerra”

 

“L’amministrazione regionale farà la sua parte e anche di più e Gorizia sarà al centro del programma di interventi ed eventi che, nell’ambito della Capitale europea della cultura, coinvolgeranno tutto il Friuli Venezia Giulia”. Lo ha assicurato l’assessore regionale alla cultura, Tiziana Gibelli, durante l’incontro in videoconferenza, su con il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, cui hanno partecipato anche gli assessori regionali alle finanze, Barbara Zilli e al patrimonio, Sebastiano Callari, affiancati dai rispettivi dirigenti,  oltre ai consiglieri Antonio Calligaris, Diego Bernardis e Giuseppe Nicoli. Per il Comune c’erano anche gli assessori alla cultura, Fabrizio Oreti,  ai lavori pubblici, Arianna Bellan e al commercio, Roberto Sartori, insieme a dirigenti e funzionari. Avrebbe dovuto essere presente ma è stato trattenuto dagli impegni inerenti la Conferenza delle Regioni, governatore.

Tanti i temi trattati durante il vertice, con alcuni punti fermi, “ovvero- come spiega il sindaco Ziberna-, la massima valorizzazione del territorio in tutti i suoi aspetti e la realizzazione di progetti che portino a Gorizia benefici anche successivi al 2025”.

Su quest’ultimo fronte a farla da padrone sarà sicuramente il segmento turistico dove Gorizia ha delle carte importanti da poter mettere sul tavolo. Fra queste la valorizzazione del suo fiume, l’Isonzo. “Stiamo lavorando da tempo su un protocollo d’intesa con il Comune che prevede il passaggio a quest’ultimo, in comodato,  di una serie di strutture, fra cui l’auditorium,  ma anche una parte del Parco di Piuma, dove l’amministrazione cittadina ha espresso l’intenzione di realizzare la cosiddetta “Isonzo beach”. Ebbene- ha annunciato Callari, oggi sono in grado di assicurare che il documento sarà pronto nel giro di qualche settimana e potrà sicuramente essere firmato entro l’estate”.

Si tratta di un progetto che sta particolarmente a cuore al sindaco Ziberna: “quest’area verde bellissima in riva all’Isonzo potrebbe finalmente essere valorizzata sfruttando tutte le sue enormi potenzialità con la  realizzazione di una serie di infrastrutture anche ristorative e la creazione di piccole spiagge, com’era in passato, ma dotate anche di servizi igienici, consentendo così alla gente di riappropriarsi di questa straordinaria location goriziana. Con questo importante passo del passaggio della gestione dalla Regione al Comune potremmo davvero pensare di partire con Isonzo beach nell’estate del 2022. Peraltro, si intreccerà con il progetto di valorizzazione dell’ambito del torrente Corno che prevede la creazione di un’ampia area verde attrezzata fruibile, con percorsi fitness e aree giochi per bambini. Ritengo che questo programma possa non solo creare un ulteriore impulso turistico ma anche consentire ai Goriziani di usufruire al meglio di un’area bellissima”.

Nel corso della riunione si è parlato anche di diversi altri progetti, fra cui la riqualificazione del Museo della grande guerra e del Parco Basaglia sui quali si è soffermato l’assessore Gibelli. “Uno degli obiettivi è proprio quello di realizzare interventi che possano essere utili alla città anche dopo il 2025 – ha rimarcato l’assessore e siamo intenzionati a promuovere opere che vadano in questa direzione”.

Gibelli ha anche insistito sul fatto che Gorizia dovrà diventare  il centro di un programma per la Capitale europea della cultura, che dovrà vedere coinvolto tutto il territorio regionale. "Per questo saranno sostenuti eventi culturali di alta qualità a partire da quelli già presenti, che si sono ritagliati nel tempo uno spazio nazionale e internazionale".

E' intervenuto anche l'assessore al bilancio Barbara Zilli che ha ribadito la volontà della Regione di essere protagonista della Capitale europea della cultura, "perchè si tratta di una straordinaria  occasione che abbiamo il dovere e il piacere di cogliere".

In precedenza in sindaco, insieme all’assessore Oreti aveva incotnrato, sempre in video conferenza, l’arcivescovo, monsignor Carlo Maria Redaelli sottolineando che anche  l'Arcidiocesi di Gorizia sarà fra i collaboratori “privilegiati”  del Comune  per la Capitale europea della cultura. Durante l’incontro  si è parlato di iniziative concrete, alcune delle quali già in piedi, come la mostra sul tesoro di Aquileia, la cui apertura è stata rinviata ai primi mesi del 2022 a causa dell’epidemia.

E si è partiti proprio da qui per evidenziare come “questo territorio sia stato protagonista di straordinari eventi di carattere religioso che hanno influenzato varie epoche e che ancora oggi sono al centro di un attenzione internazionale. La Capitale europea della cultura, quindi, potrà  rappresentare una grande e storica occasione far conoscere e approfondire temi di grande interesse”. Mons. Redaelli ha ribadito quanto espresso anche durante la celebrazione dei Santi Ilario e Taziano lo scorso 16 marzo: in vista del 2025 “ci viene chiesto l’impegnativo compito  di farci carico della domanda sulla cultura dell’Europa oggi”.

Nel corso della video conferenza ci si è confrontati  anche sulle  iniziative che si stanno predisponendo per il centenario del Milite ignoto che, si è ricordato,  nella basilica di Aquileia fu scelto da una madre di Gradisca fra le salme partite da Gorizia dopo una struggente cerimonia che si era svolta nella chiesa di Sant’Ignazio.

Il sindaco, comunicando che il Comune sta preparando un programma, insieme agli alpini e ad altre associazioni, ha chiesto il coinvolgimento della Chiesa per le iniziative di carattere religioso, concordando con l’arcivescovo Redaelli sul fatto che “si tratta di una ricorrenza dove il messaggio non potrà che essere volto a condannare tutte le guerre e a ricordare i caduti di ogni conflitto bellico e le sofferenze che le guerre di ieri e quelle di oggi provocano nelle popolazioni ”.

 

 

Nessun commento:

Posta un commento