sabato 7 novembre 2020

LA MADRE AL FOLLE GESTO


LA MADRE AL FOLLE GESTO

Ieri sera a Ragusa un uomo che percorreva a piedi via Saragat ha ritrovato un neonato
nella spazzatura, avvolto in una coperta dentro un sacchetto. L’uomo si è accorto di ciò a
seguito di un lamento che proveniva da un bidone dei rifiuti. Il neonato è stato trasportato
immediatamente all’Ospedale, fortunatamente le sue condizioni di salute sono buone ed in
via precauzionale, è stato ricoverato in Terapia intensiva prenatale. Così ha commentato il
Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto: “Quanto
accaduto a Ragusa, ai danni di un neonato, è semplicemente raccapricciante. Una
bambino, appena nato, è stato abbandonato nella spazzatura. Non è certamente la prima
volta che un neonato, viene abbandonato in luoghi degradati o gettato nei bidoni
dell’immondizia, come una “cosa” ingombrante, fastidiosa, di cui disfarsi il prima possibile.
Il gesto di questa madre, è incommentabile, e le indagini definiranno gli esatti contorni
della vicenda. Certamente, l’ignoranza, ha giocato un ruolo determinante, in questo, come
in altri episodi simili. Chi per i motivi più vari, non è in grado di tenere un bambino appena
nato, può partorire in qualsiasi ospedale, non riconoscere il bambino e conservare
l’anonimato. Un qualunque neonato, lasciato in ospedale, troverà cure, amore ed una
nuova famiglia. Tante volte è la non conoscenza delle tante opportunità che il nostro
sistema giuridico ed assistenziale, offre alle madri in difficoltà a causare situazioni
drammatiche. E’ importante, a giudizio del LI.SI.PO. – ha continuato de Lieto -, che sia
attuato un piano capillare di informazione, diretto alle persone più svantaggiate, a quelle
persone abbandonate a loro stesse, ai margine della società. Certo, l’indignazione è
tanta, ma approfondendo questa triste vicenda, potrebbe emergere la condizione di una
madre, che neppure sapeva a chi rivolgersi, non sapeva neppure immaginare le tante
opportunità che il nostro sistema pone in campo, per le donne, in attesa di un bambino,
che si trovano in difficoltà. Miseria, solitudine, alcolismo, droga, maltrattamenti, violenza di
ogni genere: questo è lo scenario che ha caratterizzato alcuni casi, simili a questo. Forse
questa madre, - ha concluso de Lieto - abbruttita dalla vita e disperata, ha commesso un
gesto orribile che, comunque, non ha scusanti, in un momento di follia e di disperazione. I
servizi sociali, le Istituzioni, a tutti i livelli, devono fare di più. I Comuni non devono
aspettare che coloro che vivono situazioni di grave bisogno, bussino alla loro porta, ma
devono organizzarsi, per raggiungere, anche il più isolato cittadino, in stato di bisogno”.
Roma, 6 novembre 2020.

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