giovedì 7 marzo 2024

Il terzo appuntamento della Rassegna dei film sloveni in Italia è dedicato al documentario Corpo di Petra Seliškar

 La terza serata della Rassegna dei film sloveni in Italia si svolgerà in presenza della regista Petra Seliškar. Il suo nuovo film documentario Corpo porta lo spettatore a scoprire i segreti del corpo umano nonché la forza dell'arte e dell'amicizia. Il film verrà proposto con i sottotitoli in italiano, il 14 marzo 2024 alle 20.00 presso il Palazzo del Cinema a Gorizia e il 16 marzo 2024 alle 18.00 presso il Museo di paesaggi e narrazioni (SMO) a San Pietro al Natisone, il secondo in collaborazione con l’Istituto per la cultura slovena. Parte dell’iniziativa arriverà ad estendersi anche oltreconfine, dove il 14 marzo 2024 alle 12.45 si svolgerà una proiezione scolastica per i liceali della scuola Gimnazija Nova Gorica. Gli eventi proposti dal Kinoatelje vengono organizzati in collaborazione con la casa di produzione Petra Pan. Dopo le proiezioni il pubblico potrà incontrare la regista Petra Seliškar.

 

Per ben due decenni, la regista ha seguito con la macchina da presa la sua amica Urška, che affronta coraggiosamente rare malattie autoimmuni. La storia ci guida attraverso un racconto toccante sulla vita e il mondo interiore che spazia »tra sogni, realtà e i danni causati dalla malattia e dai farmaci.« La documentarista, vincitrice del Premio Darko Bratina 2008, intreccia nel film conversazioni intime, materiali d’archivio personali e immagini impressionistiche che rivelano una profonda esperienza umana. Corpo, che quest'anno ha vinto anche il premio per il miglior film documentario al Festival del cinema sloveno, non è solo una storia sulla malattia, ma sulla forza e resilienza dello spirito umano.
La rassegna è dedicata anche ad onorare il 25° anniversario del Premio Darko Bratina e del festival Omaggio a una visione. Assieme ai nostri ospiti celebriamo un quarto di secolo del premio che porta un messaggio sul potere trasformativo, umanistico e poetico delle immagini in movimento.
»Tornando al 2007, un anno ricco di viaggi in giro per il mondo per la nostra neonata famiglia. Il mio primo lungometraggio, Le nonne della rivoluzione, ha riscosso un gran successo ai festival e in quel periodo ho anche dato alla luce mia figlia Terra. Il festival Omaggio a una visione resta un momento importante della mia vita per tanti motivi. Innanzitutto, perché sono tornata in Slovenia dopo tanti anni e questo è stato il primo premio ricevuto in Slovenia, ovvero, tecnicamente in Italia. Per me è un premio considerevole, e per quel che ricordo, porta anche un peso notevole poiché è pesante dal punto di vista fisico. È ancora più importante perché porta il nome di Darka Bratina. A quel tempo, ricordo che Nadja Velušček mi raccontò di lui e degli inizi del Kinoatelje. Mi commosse la storia di come iniziarono fisicamente a proiettare film sloveni oltre il confine tra Italia e Slovenia - uno schermo cinematografico tra due culture estraniate per via della guerra. Penso ancora che questo sia un gesto visionario, un modo unico di comunicazione e un modo creativo che potrebbe essere applicato oltre molti confini. L’autore di questa idea è proprio Darko Bratina, che più tardi si occupò di politica delle minoranze e ottenne molti risultati importanti. Importante è anche il fatto che la parte monetaria del premio mi sia stata consegnata alle sue figlie, che portano avanti la sua missione,« afferma la regista.

La rassegna dei film sloveni in Italia offre agli spettatori e alle spettatrici un variegato programma di film sloveni che spaziano dalle ultime produzioni ad ai classici restaurati. L’iniziativa, che unisce profondità ed espressività artistica di vari generi nonché ospita numerosi autori e le troupe che hanno collaborato alla realizzazione dei film, è realizzata in collaborazione con il Centro cinematografico sloveno, il Palazzo del Cinema, e l’Ufficio del Governo della Repubblica di Slovenia per gli sloveni d'oltreconfine e nel mondo, e fa parte del programma ufficiale della Capitale europea della cultura GO! 2025.


L’ideazione della rassegna segue lo spirito, dell’ormai storica, retrospettiva Cinema sloveno 1946-1981 Slovenski film realizzata nel 1981 a Gorizia, dove fu presentata per la prima volta al pubblico italiano la cinematografia slovena, che fino ad allora era stata proiettata all'estero solo come parte della cinematografia jugoslava. La retrospettiva proposta a Gorizia, che ha poi raggiunto anche Roma e Milano, comprendeva quindici film, tra i quali possiamo trovare Sulla nostra terra (Na svoji zemlji) di France Štiglic, e La zattera della Medusa (Splav Meduze) di Karpo Godina. »Gorizia è diventata un osservatorio del cinema sloveno e di una società che cambia,« ha affermato Aleš  Doktorič, il presidente del Kinoatelje all’epoca, nel 2006 in occasione del 25° anniversario della manifestazione.
 

 

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