giovedì 21 gennaio 2021

ROMA, ENNESIMA MORTE TRA CHI VIVE IN STRADA. DE LIETO LI.SI.PO.: ESTENDERE AGLI ITALIANI, IN CONDIZIONI DI ESTREMO DISAGIO, LO STESSO TRATTAMENTO RISERVATO AI PROFUGHI

 COMUNICATO STAMPA

ROMA, ENNESIMA MORTE TRA CHI VIVE IN STRADA. DE LIETO LI.SI.PO.: ESTENDERE AGLI ITALIANI, IN CONDIZIONI DI ESTREMO DISAGIO, LO STESSO TRATTAMENTO RISERVATO AI PROFUGHI

Un senzatetto è stato trovato morto questa mattina a Roma in piazza San Pietro. Si tratta di un uomo di 46 anni si chiamava Edwin, era molto riservato, di origini africane che viveva nella zona e forse è morto di ipotermia. È la decima vittima tra chi vive in strada dall’inizio dell’inverno. Così ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto: “I più deboli, i più fragili, dovrebbero essere sempre all’attenzione dei servizi sociali dei Comuni, ma appare chiaro che non sempre è così o non è affatto così. Gli ultimi non hanno voce, danno persino fastidio a certi “benpensanti”. Purtroppo – ha proseguito de Lieto - fatti come questi, accadono frequentemente e c’è da chiedersi: cosa ha fatto il Sindaco e, perché no, cosa ha fatto il Prefetto? Di fronte a questa ondata di
freddo, cosa ha fatto il Comune per i senzatetto, cosa hanno fatto le Istituzioni, per questo essere umano? Molte volte chi ha più bisogno, è il meno capace a chiedere aiuto, ma devono essere le Istituzioni, in primo luogo il Comune, attraverso i suoi servizi sociali, ad avvicinare i tanti in condizioni di disagio estremo, che cercano di sopravvivere, dormendo sopra una panchina o in altro angolo della città. Si garantisce alla massa di migranti e profughi l’essenziale per il pagamento di servizi destinati a questi ospiti, ma per i tanti “clochard”, troppe volte, senza volto e senza nome, non c’è nulla, né la paghetta giornaliera, né un tetto sulla testa, né la scheda telefonica ecc... C’è da chiedersi: è giusto tutto questo? Il LI.SI.PO. – ha concluso de Lieto - chiede al Governo Conte, di estendere agli Italiani, in
condizioni di estremo disagio, lo stesso trattamento riservato ai profughi. E’ ingiusto, indegno di un Paese civile, che un essere umano possa morire per “povertà”. E’ necessario agire ed agire subito”.
Roma, 21 gennaio 2021.

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