giovedì 13 ottobre 2022

L’ex Albergo Impiegati ospiterà una parte del museo del Consorzio Culturale del Monfalconese. Compiacimento del sindaco Cisint - Comunicato stampa

 L’ex Albergo Impiegati ospiterà una parte del museo del Consorzio Culturale del Monfalconese.

Compiacimento del sindaco Cisint

 

Esprime compiacimento il sindaco Anna Maria Cisint, per la scelta di destinare l’avanzo del bilancio del Consorzio Culturale del Monfalconese alla realizzazione di una sezione del museo nell'ex Albergo Impiegati di via Cosulich, all’interno del quale troveranno spazio il Fondo fotografico Giovanni Cividini - che testimonia la “vita di cantiere” negli anni ‘20 e ‘30 - e il Fondo Claudio Bianchi - che conserva le testimonianze raccolte dall’ex primario dell'Anatomia patologica dell'ospedale di Monfalcone, tra i primi a denunciare i danni provocati dall'esposizione all'amianto. 

È quanto é stato deciso nell’ambito dell’assemblea del Consorzio Culturale del Monfalconese che si è svolta lo scorso martedì, alla quale ha partecipato anche il Comune di Monfalcone, rappresentato dall’assessore alla Cultura, Luca Fasan, e dal Segretario Generale, Luca Stabile.

 

Sulla base della Convenzione stipulata con il Comune di Monfalcone lo scorso maggio, il CCM, depositario di entrambi i fondi, ha stanziato 42 mila euro attingendo all' avanzo di amministrazione 2021, 22 mila euro dei quali  verranno utilizzati per l'acquisto di attrezzature informatiche e non informatiche collegate al progetto e i restanti 20 mila euro per la progettazione e la realizzazione degli allestimenti. Dalla prossima settimana il CCM provvederà all’affidamento dei lavori, che dovrebbero concludersi entro i primi mesi del 2023.

 

Nel corso dell’assise è stato approvato, all’unanimità, il progetto preliminare per la realizzazione di un centro per la gestione e conservazione del patrimonio culturale e librario del CCM a Ronchi dei Legionari, nell'ambito compreso tra via Mazzini e via Duca d'Aosta con i voti favorevoli dei Comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Staranzano, San Canzian d'Isonzo, Turriaco, Fogliano Redipuglia e San Pier d'Isonzo, mentre non hanno partecipato al voto il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia e il Comune di Sagrado.

 

“Abbiamo approvato il progetto preliminare per mantenere un rapporto collaborativo con tutti gli enti consorziati coinvolti, ma è accaduto ciò che avevamo già previsto. Il progetto iniziale aveva un quadro economico di 1.400.000 €, non sufficiente a coprire tutti i costi; è stato quindi necessario diminuire gli spazi a disposizione. 

Con l’approvazione del progetto preliminare abbiamo compiuto un passo fondamentale per vedere la realizzazione dell’archivio del CCM, di cui porteremo un importante pezzo a Monfalcone, che rappresenta un altrettanto importante tassello della storia della nostra città”.

 

Il Comune di Monfalcone, durante l’assemblea, ha anche chiesto di mettere agli atti alcuni punti di interesse generale e di particolare rilevanza per tutti gli attori coinvolti, chiedendo il diritto di prelazione per ulteriori 500 metri quadri di area per il completamento futuro del progetto, con la conferma, da parte del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia, di procedere alla vendita dell'intera area, secondo i termini che saranno dettagliati in un atto di indirizzo del Consiglio dei Delegati del Consorzio.

È stato anche chiarito il diritto di servitù di passaggio sull'area, per dare circolarità all'intero lotto evitando il rischio di interclusione.

 

Si è poi preso atto che il primo lotto contiene circa 1.900 metri lineari e che solo con il completamento della terza fase si arriverà ai 4.000 inizialmente previsti, con la richiesta dell’Amministrazione monfalconese, approvata dall’assemblea, di ospitare tutto il materiale del CCM all’interno dell’edificio già dopo la prima fase, prevedendo un ulteriore spazio di 600 metri lineari per altri materiali.

Si è inoltre definito che il costo degli arredi sarà interamente coperto utilizzando risorse interne di Bilancio del Consorzio Culturale.

Come ultima istanza, il Comune di Monfalcone ha chiesto di emendare l'ultimo punto del dispositivo, richiedendo un apposito cronoprogramma relativo a tutte le fasi del procedimento, da portare all'attenzione dell'assemblea consortile.

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